CULTURA

La famosa invasione degli orsi in Sicilia, al cinema il film di Mattotti dal libro di Buzzati

"Mi chiedevo: perché non è mai stato realizzato un film dal libro di Buzzati?". Puntando alla perfezione, ci ha pensato Lorenzo Mattotti, il più noto e talentuoso fumettista e illustratore italiano. Dopo un lungo lavoro durato oltre cinque anni, esce finalmente nelle sale italiane La famosa invasione degli orsi in Sicilia, il film d'animazione diretto da Mattotti, realizzato con la tecnica tradizionale del 2d, tratto dal libro scritto e illustrato da Dino Buzzati nel 1945. Ospite al Multiastra di Padova, il 5 novembre scorso, per presentare il film in anteprima, l'artista/regista ha raccontato genesi e sviluppo di un progetto a cui si è dedicato completamente, per anni, puntando tutto sul lavoro di squadra, collaborando con un nutrito gruppo di professionisti di cui si è fidato fin dal principio: "Ho preso il talento di ciascuno per un fine comune, non volevo imporre uno stile mattottiano. Ho sempre amato il movimento e l'animazione. Disegnando i miei fumetti e le mie storie, io li vedo muoversi, ma questo è il risultato di un lungo e complesso lavoro di squadra".

"Il film d'animazione prevede un lavoro metodico e lento, non deve avere una energia straripante, ma deve procedere paziente e con un certo ottimismo. Ho pensato: se voglio che questo film sia firmato da me, devo essere presente a tutte le fasi della lavorazione, devo esserci tutti i giorni. E così ho fatto, per cinque anni. Ero il dilettante della situazione, ma ho deciso di prendermi tutta la responsabilità". Un classico della letteratura per ragazzi si trasforma ora in un'opera con una nuova e solida identità, che parte dal libro ma esplode magnificamente in una forma personale, riconoscendo comunque un forte legame con la storia e i disegni originali di Buzzati, "presi come base da cui partire - commenta Mattotti - perché l'ho sempre sentito un disegnatore di famiglia".

Dunque ascoltiamo senza batter ciglia / la famosa invasione degli orsi in Sicilia Dino Buzzati

La storia è una fiaba senza tempo. Leonzio, il Re degli orsi, nel tentativo di ritrovare il figlio Tonio e procacciare cibo per affrontare l'inverno, guida il suo popolo dalle montagne fino alla pianura della Sicilia, tra gli uomini. Superando molte prove difficili, grazie all’aiuto del mago De Ambrosiis, riesce a sconfiggere il vanitoso e malvagio Granduca, tiranno della Sicilia e nemico giurato degli orsi, e a ritrovare il suo amato Tonio, trasformato dal Granduca stesso, per suo diletto, in un acrobata del circo. Dopo la vittoria, gli orsi scelgono di restare tra gli uomini, vivendo a lungo in un clima di pace e tolleranza, ma piano piano vengono contagiati dai vizi degli esseri umani, dall'egoismo, dalla lussuria e dalla sete di potere. Il saggio Leonzio capisce ben presto che, per ritrovare la loro vera identità, gli orsi dovranno tornare a vivere sulle montagne.

"Ho cercato di creare l'atmosfera giusta, ho cercato la poesia", racconta Mattotti. "Con i miei collaboratori abbiamo lavorato duro per ottenere profondità: per dare più spazio ai personaggi, abbiamo lavorato con le luci e le ombre. Volevamo che ogni immagine fosse precisa, volevamo la limpidezza della luce e colori caldi, mediterranei. Questo film è fatto di colori che danno energia".

Oltre il colore, le luci e le ombre, altro punto forte di questo film sono le voci che, rivela il regista, "arrivano prima del film finito, perché servono agli animatori per realizzarlo". Il cast scelto da Mattotti per dar voce ai suoi personaggi è straordinario: il protagonista Leonzio è Toni Servillo, Corrado Guzzanti è il traditore Salnitro, Antonio Albanese è Gedeone, Almerina è Linda Caridi ("Nel libro di Buzzati non c'è presenza femminile, lavorando al trattamento abbiamo quindi pensato di inseririe questo personaggio"), Alberto Boubakar Malanchino è Tonio e il Vecchio Orso, che ascolta tutta la storia raccontata da Gedeone e Almerina e poi racconta la seconda parte dal punto di vista degli orsi, ha il timbro inconfondibile di Andrea Camilleri (il doppiatore francese è Jean-Claude Carrière), "con la sua voce che sembra una grotta", spiega Mattotti. "Ci ha fatto un regalo. Abbiamo pensato subito a lui ma inizialmente, alla prima proposta, aveva rifiutato perché in quel periodo già non stava bene. Io poi ci ho riprovato e, infine, lui ha accettato perché abbiamo pensato di raggiungerlo a casa, siamo andati da lui per registrare". 

Prodotto dalla francese Prima Linea Productions, in collaborazione con Pathé e France 3 Cinéma per la Francia, e Indigo Films e Rai Cinema per l'Italia, il film ispirato al romanzo di Dino Buzzati è stato scritto dallo stesso Mattotti, da Jean-Luc Fromental e da Thomas Bidegain. Le musiche sono di René Aubry. La dedica finale commuove, in particolare il pubblico padovano: ad Almerina Buzzati e Carlo Mazzacurati, si legge nei titoli di coda. 

...nel tempo dei tempi, due cacciatori catturarono l'orsacchiotto Tonio, figlio del re degli orsi Leonzio. Ma questo succede alcuni anni prima che inizi la nostra storia La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Dino Buzzati

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