SOCIETÀ

Il cimitero del Mediterraneo: in mare quasi 4mila morti ogni anno

857: è questo il numero dei migranti morti fino ad ora nel 2018 nel Mediterraneo (dati aggiornati al 18 giugno 2018). Ma come si calcola questo numero? Chi ricostruisce i fatti e quale ente li aggiorna quotidianamente? Per rispondere a queste domande bisogna fare un piccolo passo indietro.

Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, circa 11 milioni di persone erano state sradicate dalla loro patria. Per aiutare i governi europei nell’identificazione di paesi di reinsediamento è stata creata, nel 1951 a Ginevra, la Oim, cioè l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Questa realtà intergovernativa, che ad oggi conta 169 Stati membri e dal settembre 2016 è Agenzia collegata alle Nazioni Unite, negli anni è diventata la principale agenzia internazionale che collabora con governi e società civile al fine di migliorare la comprensione dei fenomeni migratori e favorire lo sviluppo economico e sociale attraverso la migrazione.

Dal 2013 la Oim ha attivato il progetto Missing Migrants, dopo la morte di 368 migranti in mare vicino a Lampedusa. Da quel giorno i responsabili dell’agenzia aggiornano quotidianamente un database per tenere traccia di tutte le morti e di tutte le scomparse di migranti al mondo. Concentrandosi sul Mediterraneo, al 1 gennaio al 18 giugno 2018, data dell’ultima rilevazione, i morti sono stati 857.

Una vera e propria strage, è questo ciò che esce dal database Oim. Dal 2014 fino ad oggi, infatti, nel mar Mediterraneo hanno perso la vita 15.348 persone, una media di 3.837 decessi all’anno, un numero più alto dell’attentato alle Torri gemelle  dell’11 settembre 2001 (2.996 morti). Si parla sempre, e a ragione, di migranti, cioè di chi si sposta verso una nuova sede, ma forse sarebbe il caso di chiamarle più spesso persone.

Ma se i morti sono quasi 4mila all’anno, quanti sono gli sbarchi? Nei primi sei mesi del 2018 le persone giunte via mare in Italia sono state 14.441, che significa quasi l’80% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017, quando sulle nostre coste sbarcarono in 64.033.

Ma quindi c’è una reale invasione in Italia? Per rispondere a questa domanda basta vedere il numero dei migranti presenti nei vari Paesi europei e quelli con più rifugiati ogni mille abitanti. Partendo da quest’ultima statistica possiamo notare come l’Italia si attesti al sedicesimo posto con 2,4 rifugiati ogni mille abitanti, un numero di gran lunga inferiore rispetto alla Svezia (23,4), a Malta (18,3) ed anche alla stessa Francia che ne ha 4,6.

In tutto quindi, secondo i dati Unhcr riferiti al 2017, in Italia ci sono 167mila rifugiati, un numero sicuramente maggiore rispetto ad alcuni stati europei ma indubbiamente inferiore a Svezia, Francia e Germania che ne accolgono rispettivamente, circa 240mila, 337mila e 970mila.

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