CULTURA

La nuova Treccani dei ragazzi. L'incontro di linguaggi diversi per un dialogo tra generazioni

Un'opera in dieci volumi colorati e leggeri che contiene 2500 lemmi, 6000 immagini e 10 storie a fumetti. La nuova enciclopedia Treccani si rivolge ai più giovani, a quei bambini e ragazzi curiosi che hanno sete di conoscenza e che avranno il compito, un giorno, di riscrivere il mondo attorno a loro. Per questo è così importante accompagnarli alla scoperta della realtà che li circonda, cercando di stimolare una riflessione su temi contemporanei ed evidenziando in modo semplice ma assolutamente preciso le criticità del mondo in cui siamo immersi.

La nuova Treccani dei ragazzi, in vendita dal 15 ottobre, vuole essere più di una semplice enciclopedia. Si tratta di un'opera pensata per accompagnare la crescita degli adulti di domani e accendere la loro curiosità. Non è solo una raccolta di nozioni ma una vera e propria guida alla comprensione del mondo. La Treccani dei ragazzi mette inoltre a disposizione dei suoi lettori alcuni percorsi di approfondimento su vari argomenti e anche la possibilità di accedere a dei contenuti digitali.

A parlarci dell'idea dietro quest'opera ambiziosa e multidisciplinare, che è stata realizzata grazie al lavoro di scienziati, pedagogisti, storici e giornalisti è Massimo Bray, direttore generale di Treccani.

“Lo sforzo di ogni iniziativa Treccani è da una parte quello di individuare degli autori che abbiano un'autorevolezza nel campo che si sta affrontando, e dall'altra quello che riguarda la certificazione della conoscenza, che è uno dei grandi temi di attualità con cui i ragazzi e le ragazze sono chiamati a confrontarsi”, spiega Bray. “Viviamo infatti in un'epoca in cui abbiamo di fronte tantissime forme in cui possiamo usare la conoscenza, ma molti punti di domanda che riguardano il modo in cui è stata selezionata e certificata. Questo discorso si ricollega ovviamente al tema delle fake news e vale anche per il mondo della scuola. Con quest'opera infatti vogliamo dare uno strumento con cui gli insegnanti possano rintracciare non solo le basi della conoscenza, ma anche un metodo di ricerca e di studio.

Quest'opera si rivolge principalmente agli studenti del primo ciclo scolastico. Nel pensare e progettare questi libri ci sembrava importante aprire un dialogo con una generazione abituata a utilizzare soprattutto gli strumenti digitali, ma per la formazione della quale riteniamo che sia essenziale il rapporto con i libri cartacei. Alla base di questa scelta c'è poi la volontà di fornire uno strumento della conoscenza che possa soddisfare anche le curiosità dei genitori. Per progettarla, infatti, si è fatto lo sforzo di rivolgersi a temi cui sia un ragazzo che un genitore dei nostri tempi possano provare a confrontarsi”.

Dunque oltre ad accompagnare i ragazzi alla scoperta della realtà attorno a loro, questa enciclopedia può rivelarsi utile anche per gli adulti che desiderano comprendere meglio alcuni aspetti del mondo moderno e fungere quindi come una sorta di “ponte” tra le generazioni?

“Questa metafora è molto ben riuscita, perché uno degli obiettivi principali che ci siamo dati era proprio quello di far dialogare le generazioni affrontando temi che uniscano la storia passata con il presente e con il futuro”, racconta Bray. “Non a caso, sia i ragazzi sia le persone meno giovani possono confrontarsi con voci di valore storico nella nostra cultura e con voci provenienti dal mondo scientifico che indagano temi più vicini al nostro quotidiano, come ad esempio quelle dedicate alla tutela dell'ambiente. Questo ci avvicina sicuramente alla sensibilità delle nuove generazioni ma anche di quelle che si sono dovute confrontare con il tema della mancata attenzione alla protezione dell'ambiente e del paesaggio”.

Sfogliando le pagine, allora, quali sono i lemmi all'interno di questa enciclopedia che possono colpire maggiormente la curiosità del lettore oppure offrire spunti di riflessione inaspettati?

“Sicuramente tutte le voci che riguardano il mondo digitale, dai protagonisti alle ultime frontiere, come ad esempio il tema del blockchain”, risponde Bray. “Troviamo poi alcuni temi che riguardano la necessità di riacquisire quel senso profondo di comunità su cui soprattutto le nuove generazioni si soffermano. Ci sono poi anche le parole dello sport e quelle di un linguaggio che prepotentemente si sta affermando come quello della street art. C'è una voce dedicata a Banksi ad esempio, ma anche alcune che fanno riflettere su alcuni grandi nodi della storia, come ghetto, e voci che riguardano l'attualità dei grandi avvenimenti storici come la brexit.

Abbiamo cercato di evidenziare il dialogo tra le materie umanistiche e quelle scientifiche nonché l'attenzione al valore dei linguaggi, che per Treccani è sempre stato fondamentale. Quindi abbiamo cercato di sottolineare l'importanza della nostra lingua, tenendo però conto che questa attinge alle parole della contemporaneità.

Il nostro impegno per anni è stato quello di far dialogare due forme di divulgazione, i libri e i contenuti digitali, e questa nostra nuova opera è pensata per far dialogare testo e immagini. Ogni volume contiene oltre 40 approfondimenti con temi particolarmente sensibili e un fumetto che fa da guida ai temi trattati. Alcune storie di formazione, quindi, sono state pensate e immaginate per essere raccontate non solo dai testi ma anche dalla penna di alcuni bravi fumettisti che sono riusciti a far dialogare linguaggi differenti”.

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? Penso valesse di più Sì, banconote, pretese, promesse Che ormai sono in fumo Come altalene poi appese, distese Nel vuoto, io giù ? "Altalena" è un sostantivo femminile che indica una tavola collocata in equilibrio sopra un sostegno (tronco, sasso o simile), alle estremità della quale siedono due persone che, per gioco, s’innalzano e si abbassano alternatamente. Un tipo diverso di altalena è costituito da una tavola sospesa mediante funi a un alto sostegno (ramo d’albero, trave orizzontale o altro), sulla quale una persona, seduta o in piedi, oscilla avanti e indietro con periodici impulsi, per la spinta ch’essa stessa si imprime o che le viene data da altri. In senso figurato "altalena" viene usato per riferirsi a una sorte instabile o a uno stato di perplessità e di dubbio di fronte a scelte da fare e decisioni da prendere, o per indicare instabilità della volontà e dell’umore. ? Con quest'ultima sfumatura il sostantivo è adoperato in "ALTALENE" di @tha.supreme, @mara.sattei e @coezofficial . Nella canzone viene descritta una storia d'amore complicata: la narratrice si sente fragile e con le spalle al muro; il narratore afferma che senza di lei è come se sparisse il sole e arrivasse un vento gelido. Nonostante le promesse non mantenute e le pretese, i due amanti hanno ancora bisogno l'una dell'altro ("Non piove più / Quando sei te con me qua"), in un'altalena emotiva che però li porterà, inevitabilmente, giù. ? Per affrontare tutte le altalene (reali e figurate), ascoltate la nostra playlist su Spotify, la trovate al link in bio.

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Secondo la sua opinione, la missione delle enciclopedie di conservare e diffondere la cultura è diventata più ardua in questo momento storico in cui i giovani hanno potenzialmente a portata di clic qualsiasi informazione ma possono trovare difficile distinguere tra fake news e informazione di qualità?

“Sicuramente il mondo dell'enciclopedia ha vissuto un momento difficile fino a qualche anno fa”, chiarisce Bray. “Credo che oggi la capacità del mondo enciclopedico sia quella di fare un lavoro di sintesi delle conoscenze. All'interno di questi dieci volumi, infatti, il lettore può rintracciare il mondo scientifico come quello dell'umanesimo, e può leggere com'è avvenuta l'evoluzione storica di un fenomeno. Questo è il grandissimo vantaggio dei libri che compongono l'enciclopedia.

Oltre a questo, il grande lavoro editoriale dell'enciclopedia consiste anche nel prestare particolare attenzione alle fonti che si utilizzano. L'enciclopedia si rivela quindi uno strumento particolarmente utile per distinguere una notizia vera da una non vera. Si tratta di un tema di grandissima attualità, di cui abbiamo iniziato a parlare quando l'Oxford dictionary coniò il termine post-verità, mettendo in guardia noi tutti dal fatto che oggi si rischia di non distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è.
La capacità di selezionare una fonte enciclopedica e saperla divulgare con semplicità, arrivando facilmente alla lettura di un ragazzo, di una ragazza, di un genitore o di una nonna, credo diano una forza oggettiva alla nostra opera.
D'altronde, le nostre piattaforme digitali come Treccani scuola sono strumenti particolarmente utilizzati. Ottengono oltre un milione di utenti unici al giorno in una fascia d'età molto giovane, dimostrando l'attitudine delle nuove generazioni a volersi informare cercando una fonte garantita”.

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