La hall del "Poetic hotel", foto di Massimo Pistore / Pixu studio
Sono passati più di vent'anni. Era il 1997 e l'albergo "Da Marco" in via Sorio 73, a Padova, veniva chiuso e abbandonato. Oggi quel piccolo hotel è un luogo del silenzio e della memoria, dove il tempo si è completamente fermato. Si apre la porta, si entra e, in un attimo, ci si ritrova nella scena di un film, ma qui la vita ci è passata davvero. I letti hanno ancora le lenzuola, gli armadi custodiscono storie, apri leggermente un'anta e ci trovi vestiti e cappotti appesi. Orologi, vasi, soprammobili, fotografie sono appoggiati su tavoli e tavolini sparsi, le chiavi delle camere e il registro degli ospiti sono ancora disponibili alla reception. Sembra non ci sia stato il tempo di organizzare la partenza, di preparare l'addio. Stanze e corridoi sono stati attraversati e poi lasciati in gran fretta.
Dove siete finiti tutti? Perché siete scappati? Potrebbe essere appena successo, qualcuno ha persino dimenticato la valigia, ma la verità è nell'aria che si respira: lo scorrere del tempo qui si percepisce nell'odore di muffa e polvere e si svela nelle ragnatele, nelle fratture, nelle rovine di un passato recente eppure già dimenticato, nella pioggia che penetra dal soffitto, nelle finestre murate per evitare, nel corso degli anni, atti vandalici e intrusioni.
Ora, nel 2019, un gruppo di artisti, curatori, scrittori e poeti, riuniti e coordinati da Simone Berno, ha riempito d'arte e poesia quel luogo, facendolo rinascere come Poetic hotel. Ogni stanza accoglie una nuova e temporanea esistenza, un'installazione nata da una visione personale, ogni spazio racconta una storia diversa senza però mostrarsi al pubblico, rivelandosi solo attraverso i social: il Poetic hotel (che è stato persino inserito in airbnb) non potrà essere visitato, resterà custode di un segreto artistico e venerdì 13 dicembre, alle 19, chiuderà le sue porte con un definitivo check-out. Le installazioni resteranno al suo interno, in attesa della fine, di una probabile futura demolizione.
Abbiamo chiesto all'artista Simone Berno, ideatore del Poetic hotel, di raccontare questo progetto collettivo.
