Quando arte e scienza si incontrano, dalla loro fusione possono prendere forma creature straordinarie. È il caso di Orgàna, vera e propria “creatura digitale” che nasce dalla visione e dal lavoro di FRAME - Divagazioni scientifiche – gruppo di professionisti che si dedica alla comunicazione della scienza – e auroraMeccanica, e che verrà presentato per la prima volta dal 2 al 4 ottobre al Food & Science Festival di Mantova. A spiegarci cosa sia questa strana creatura, a suo modo vivente, è uno degli autori dell’installazione e membro di FRAME, Vincenzo Guarnieri.
Intervista a Vincenzo Guarnieri, fra gli ideatori di Orgàna. Servizio di Sofia Belardinelli. Montaggio di Elisa Speronello
“Orgàna – spiega Guarnieri – rappresenta tutti gli esseri viventi che fanno parte della biosfera, e dal momento in cui entrerà in funzione inizierà, come questi, ad evolvere, guidata dalle leggi del caos e della complessità. È, in un certo senso, una grande metafora del fenomeno della vita sulla Terra: la storia evolutiva di Orgàna sarà infatti unica e irripetibile, proprio come la storia profonda del percorso evolutivo delle forme di vita terrestri.
L’installazione verrà in contatto, ad un certo punto della sua vicenda evolutiva, con l’essere umano, proprio come è accaduto nella storia degli ecosistemi terrestri: infatti, grazie a una web app, i visitatori avranno la possibilità di interagire con Orgàna e di influenzarne la storia evolutiva. I movimenti di ogni individuo che entrerà in contatto con la “creatura” determineranno il suo virare verso condizioni ambientali positive o negative, modificando le caratteristiche, la composizione, il colore di Orgàna in diretta nel corso dell’installazione. Per di più, le modificazioni più profonde saranno date non dalle singole azioni individuali, ma dalla loro somma a livello collettivo”.
Guarnieri sottolinea, poi, che “il progetto ha solide basi scientifiche: per immaginare come potrebbe evolversi Orgàna abbiamo ripreso le numerose evidenze scientifiche e le più autorevoli proiezioni sul cambiamento climatico e sui problemi ad esso correlati, e nello sviluppare il progetto ci siamo focalizzati anche sulla difficile questione della nostra – spesso errata – percezione della crisi climatica. È noto, infatti, che a impedire di comprendere la gravità di questa crisi e l’urgenza di agire per contrastarla contribuiscono numerose distorsioni cognitive, con le quali proviamo a far fronte alla sostanziale incapacità del cervello umano di concepire fenomeni molto dilatati nel tempo e/o etichettati come ‘catastrofici’. L’installazione vuole superare questo ostacolo richiamandosi non tanto alla dimensione cognitiva, ma al piano emotivo per far comprendere l’importanza dei gesti di ognuno, che produrranno effetti immediatamente visibili sulla creatura Orgàna.”
Scienza e arte si compenetrano, dunque, in uno sforzo congiunto di comunicazione. Ognuna con le sue specificità, ognuna parlando a una specifica dimensione dello spettro conoscitivo, mirano entrambe allo stesso scopo: rendere intelligibile, nell’immediato, la crisi climatica. Vincenzo Guarnieri sottolinea come, anche nella creazione di Orgàna, la cooperazione tra questi due mondi sia stata fondamentale: “Anche quando convergono, i due ambiti non perdono le rispettive identità: l’arte, infatti, non deve essere intesa solamente come uno strumento per comunicare la scienza. Al contrario, quando la ricerca artistica e la ricerca scientifica vengono considerate allo stesso livello, possono dare risultati particolarmente fertili. Il progetto Orgàna è stato per noi una sfida anche dal punto di vista della comunicazione della scienza: l’obiettivo è quello di portare l’attenzione sul tema del cambiamento climatico innanzitutto mediante un coinvolgimento emotivo, nella speranza che vi sia poi un successivo approfondimento di stampo – stavolta sì – profondamente cognitivo”.
Anche per chi non visiterà fisicamente l'installazione, vi sarà la possibilità di interagire con Orgàna, influenzandone l'evoluzione: collegandosi al sito www.organalive.com si potrà entrare in contatto con la creatura e, attraverso la web app, influenzarne istantaneamente l’esistenza. Dopotutto, non è forse vero che, nell’epoca dell’Antropocene, le nostre azioni hanno, in un certo senso, sempre una risonanza globale, dovunque noi siamo?