Illustrazione di Nicky Daigoro
L'incontro “Sapere FA la differenza” è una iniziativa nata dalla collaborazione dei Dipartimenti DPSS, SPGI, FISPPA e Centro Elena Cornaro dell'Università di Padova, che vuole portare all'attenzione della cittadinanza padovana, in chiave divulgativa, il delicatissimo tema dei diritti delle famiglie omogenitoriali e soprattutto, dei bambini e delle bambine coinvolte nelle vicende giuridiche che hanno preso il via l'11 aprile di quest'anno: in questa data, infatti, la Procura di Padova ha impugnato come illegittimi gli atti di nascita di 33 bambini, concepiti all'estero con fecondazione eterologa e poi riconosciuti in Italia come figli di due madri.
Tale modalità di riconoscimento anagrafico, operata dal Comune di Padova, è stata necessaria come conseguenza di un increscioso vuoto legislativo: la forma assunta dall’attuale legge sulle Unioni Civili (Legge “Cirinnà” 20 maggio 2016, n. 76) di fatto non ha voluto contemplare la possibilità di filiazione per le coppie dello stesso sesso e, pertanto, non prevede alcuna possibilità di riconoscimento diretto dei propri figli da parte di entrambi i genitori.
Le impugnazioni della Procura richiedono la rettifica degli atti anagrafici mediante la rimozione del nominativo della madre non-biologica con conseguente modifica del cognome dei bambini, sostenendo che tanto “la giovane età del bambino esclude ripercussioni sulla sua vita sociale”.
Alcuni tra i bimbi coinvolti hanno ormai più di 6 anni. Alcuni tra loro sono fratelli.
Ecco che la Procura chiede quindi di rimuovere una madre, per poi suggerire il ricorso all’adozione in casi particolari, particolare istituto attraverso il quale la madre “negata” potrebbe ri-ottenere il proprio status genitoriale mediante il percorso di step-child adoption del figlio della propria partner. Percorso che però si prospetta lungo, stressante, oneroso, discriminatorio.
La retorica che accompagna l’intera vicenda è purtroppo l’opinione secondo cui nascere e crescere in una famiglia con due mamme o due papà non sia “normale” e che possa provocare traumi e malessere psicologico.
La comunità scientifica ha però da tempo, in maniera considerevole e ferma, accertato che lo sviluppo globale e psicologico dei bambini e delle bambine nati e cresciuti in famiglie composte da due genitori dello stesso sesso non è differente da quello di quelli nati in famiglie composte da genitori di sesso diverso.
Da qui nasce l’evento “Sapere FA la differenza”, patrocinato dal Comune di Padova e al quale partecipano alcuni docenti dell’Università di Padova e le stesse Mamme Arcobaleno padovane, che vuole promuovere consapevolezza civile, arricchendo il dibattito fra la cittadinanza.
Il 14 novembre ci sarà la prima udienza in Tribunale, che si esprimerà in merito alla cancellazione del nome della mamma non biologica e alla rettifica dei cognomi dei bambini coinvolti.
Quali effetti provocherà tale decisione sul futuro giuridico, sul benessere sociale e psicologico dei bambini e delle loro famiglie?
Si cerca in questo incontro di dare risposta a tale quesito a tale quesito alla luce delle evidenze scientifiche fino ad oggi raggiunte.
- QUANDO 19 OTTOBRE - ORE 18:00
- Teatro Ruzante Riviera Tito Livio, 45 - Padova
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