
Uomini e donne, santi e assassini, animali fantastici, antidoti e amari calici, speziali e confidenti, crimini e processi: ecco gli ingredienti di questa storia. Nel Medioevo, il veleno era una minaccia costante, tanto che le morti per avvelenamento erano relativamente comuni, e l’arsenico, con la sua letale efficacia e la sua invisibilità, era una delle sostanze più micidiali. Le narrazioni letterarie, le cronache e le rappresentazioni artistiche hanno alimentato un immaginario del veleno come arma segreta e insidiosa e delle donne come le principali «avvelenatrici». A partire dalle fonti storiche, Beatrice Del Bo decostruisce alcuni falsi miti di un fenomeno che ha affascinato e spaventato l’umanità per secoli: l’uso del veleno coinvolgeva uomini e donne di ogni ceto sociale, infiltrandosi tanto nelle corti nobiliari quanto nei mercati e nelle taverne delle città, e non era solo uno strumento di morte, ma anche di cura e un simbolo di autorità e controllo, capace di sconvolgere le dinamiche del potere e della vita quotidiana. La vera storia di un nemico spesso invisibile.
Giovedì 10 luglio alle ore 18.30 l’Orto botanico ospita un nuovo appuntamento della rassegna Racconti della Natura, dedicato all’affascinante racconto dell’uso del veleno.
L’evento è gratuito e non comprende la visita all’Orto botanico. Per partecipare è richiesta la prenotazione online, compilando il form di iscrizione.
Arsenico e altri veleni. Una storia letale nel Medioevo (il Mulino) è in vendita presso il bookshop a partire dal 10 luglio. Al termine dell’evento è previsto un breve firmacopie.
- QUANDO 10 LUGLIO - ORE 18:30
- Orto botanico Via Orto botanico 15, Padova
- PER MAGGIORI INFORMAZIONI Sito web