
I musei civici di Padova organizzano un incontro con Pasquale Ferrara (Universität Potsdam). Introduce Francesca Veronese, (Musei Civici di Padova).
La menade è figura senza tempo e quintessenza del dionisiaco: in essa tutto è sfuggente e mutevole, né mortale né divino, né umano né animale, né morale né immorale. Muovendosi, nel corso dei secoli, tra il mito e la storia, la menade è stata ardente seguace di Dioniso, cacciatrice, combattente, vittima e carnefice, medium e sacerdotessa, santa e prostituta, casta e ninfomane, modello e anti-modello di donna. Proprio tali caratteristiche hanno permesso alla menade di continuare a vivere e sopravvivere nel corso dei secoli. Ma al contempo, è proprio tale natura poliedrica che rende arduo, ancora oggi, ricostruire il complesso mosaico della menade, poiché ogni tessera – dai contorni spesso indefiniti e dai colori sempre sfumati – si fonde e confonde con l’altra.
Due sono i percorsi di questo viaggio affascinante alla ricerca di focalizzare la menade nel tempo: il primo si sofferma sul modo in cui le menadi – donne del mito e della storia – sono state percepite e considerate nell’Antichità tra la Grecia e Roma; il secondo, invece, è incentrato sulla ricezione della menade nella cultura moderna nel tentativo di individuare ciò che proviene dalla menade greca e ciò che invece deriva dalla baccante romana.
Ingresso libero.
- QUANDO 19 OTTOBRE - ORE 17:30
- Sala del Romanino ai Musei Eremitani piazza Eremitani, 8 - Padova
- PER MAGGIORI INFORMAZIONI museo.archeologico@comune.padova.it