CULTURA

"i Rifugi": la rete di librerie e biblioteche contro la violenza di genere

Una rete di sostegno per contrastare la violenza di genere partendo dal cuore della cultura, dagli spazi dedicati ai libri e dalle buone parole. Nel progetto i Rifugi sono coinvolte 140 librerie e biblioteche distribuite in tutta Italia, luoghi sicuri dove trovare ascolto e sostegno: dalle Altalene di Torino a Prospero's books a Milano, da Mio nonno è Michelangelo a Pomigliano d'Arco alla Volpe volante di Padova, e ancora, La casa sull'albero di Arezzo, Sognalibro di Potenza, Flaccavento di Ragusa, il Bibliobus di piazzale Selinunte a Milano, la Biblioteca civica di Caorle, passando per gli spazi allestiti in centri culturali e musei come il Palazzo delle Esposizioni e il Macro di Roma.

L'iniziativa, nata a ottobre 2023, è curata da Settenove, casa editrice interamente dedicata alla prevenzione della discriminazione e della violenza di genere. Un passo alla volta il progetto punta a creare una fitta rete di ascolto e supporto concreto e, proprio per questo, le librerie/biblioteche coinvolte possono contare su un percorso specifico per acquisire gli strumenti necessari a riconoscere la violenza di genere e, in caso di necessità, agire concretamente offrendo assistenza e informazioni di orientamento sui servizi della rete antiviolenza territoriale. La formazione prevede tre incontri gratuiti online, la visibilità attraverso un kit di riconoscimento, i contatti dei Centri antiviolenza regionali, a cui si aggiunge un libro in dono alla Casa rifugio più vicina. Ne abbiamo parlato con Monica Martinelli, anima di Settenove e ideatrice del progetto di rete: "L'obiettivo è quello di riuscire ad aumentare il numero delle librerie, biblioteche ed enti culturali per poter estendere la rete, vedremo dove riusciremo ad arrivare: in autunno partirà una nuova campagna di adesioni". 

Settenove è nata nel 2013: “L'anno scorso, in occasione dell’anniversario dei dieci anni, è stato lanciato il progetto i Rifugi, nato principalmente come ringraziamento ai Centri antiviolenza, con cui collaboriamo da tanto tempo, per permettere a queste realtà preziose di farsi conoscere fornendo loro una sorta di megafono - spiega Martinelli a Il Bo Live -. L'obiettivo della formazione, infatti, è quello di permettere a librai e bibliotecari di essere preparati e pronti ad accogliere le parole di donne che hanno bisogno di sostegno fornendo supporto e assistenza concreta attraverso informazioni precise e puntuali che permettano di chiedere aiuto ai Centri antiviolenza territoriali”. E Martinelli continua: “Le librerie sono molto frequentate dalle donne, spesso accompagnate dai loro bambini e bambine. Quelle di vicinato, in particolare, sono percepite come casa, luoghi sicuri. Grazie a questo progetto, a ogni libreria aderente corrisponde un libro donato da Settenove alla più vicina Casa rifugio, luogo a indirizzo segreto che accoglie le madri con figli e figlie minori scappate dalla violenza, e anche questo permette di mettere in relazione le persone: i libri scelti sono illustrati, da condividere con i bambini e al tempo stesso capaci di coinvolgere gli adulti, senza una età di riferimento specifica”. 

A ogni libreria aderente corrisponde un libro donato da Settenove alla più vicina Casa rifugio, luogo a indirizzo segreto che accoglie le madri con figli e figlie minori scappate dalla violenza: anche questo permette di mettere in relazione le persone

Per quanto riguarda la formazione online, “nel primo e secondo incontro vengono trattati argomenti legati a stereotipi di genere e tematiche sulla violenza di genere e sulla rappresentazione delle identità. Il terzo, più specifico, prevede l'intervento dell'avvocata Laura Martufi, tra le fondatrici del Centro antiviolenza Parla con noi di Pesaro. Grazie a lei possiamo fornire informazioni importanti relative ai Centri antiviolenza territoriale e ciò che si deve fare, ma soprattutto non fare, per creare uno spazio sicuro in ogni libreria: per esempio, non mettere mai se stessi a rischio, non intervenire direttamente, non parlare o agire al posto della persona che chiede aiuto”. Non sono dettagli e non sono indicazioni così ovvie: è necessario acquisire gli strumenti corretti per intervenire efficacemente e in sicurezza.

Gestito in collaborazione con Emme promozione e Percorso donna aps, associazione impegnata da oltre dieci anni contro la violenza di genere e la violenza maschile sulle donne, attraverso il lavoro nel Centro antiviolenza di Pesaro e i progetti di sensibilizzazione nelle scuole, nel 2024 il progetto ha ottenuto l'alto patrocinio del Parlamento europeo e può contare sulla partecipazione di Differenza donna e D.i.Re – Donne in rete contro la violenza.

La collaborazione con i Centri antiviolenza e le Case rifugio sottolinea “l'importanza della cooperazione e dell'agire insieme per una società equa nei diritti, ma apporta anche un contributo al percorso della casa editrice, che da sempre promuove nuovi linguaggi senza stereotipi e affronta le tematiche della violenza di genere, dei diritti, del rispetto e della collaborazione nei volumi del proprio catalogo”.

Settenove. Il nome della casa editrice

Settenove si riferisce all’anno 1979, si legge nel sito della casa editrice. “Un anno importante, durante il quale le Nazioni Unite hanno adottato la CEDAW, la Convenzione Onu per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne, che per la prima volta individua nello stereotipo di genere il seme della violenza. Nel 1979 in Italia la Rai manda in onda il documentario Processo per stupro di Loredana Rotondo. Nello stesso anno, per la prima volta, una donna, Nilde Iotti, divenne presidente della Camera, assumendo la terza carica dello Stato”.


Per saperne di più:

Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (1979)

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