Quando si parla di disoccupazione ci si trova spesso davanti ad un bivio fondamentale: la disoccupazione generale e la disoccupazione giovanile. I dati forniti da Eurostat infatti fanno notare come, cambiando il parametro, cambi completamente la visione del paese stesso. È proprio l’Italia lo stato in cui, prendendo in esame i paesi più sviluppati dell’Unione Europea, si riscontra la maggiore diversità tra i due parametri.
La situazione italiana
Nel nostro paese ci sono 2 milioni e 532 mila persone disoccupate di cui 462 mila under 25. Prendendo in considerazione i dati Istat sulla condizione giovanile, si può notare che a questo numero si aggiungono altre 836 mila persone nel primo trimestre del 2018 che riguardano la fascia d’età tra i 25 ed i 34 anni.
Analizzando nel dettaglio la situazione della nostra penisola si può notare come ci siano regioni, come il Trentino, il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia con un tasso di disoccupazione che possiamo considerare vicina alle medie del nord Europa.
In particolare il Trentino Alto Adige, che è la regione più virtuosa dal punto di vista del tasso di disoccupazione, con una percentuale del 4,4%, è di fatto simile a Germania, Regno Unito e, per fare un esempio extraeuropeo, agli Stati Uniti.
Mentre nel nord però il lavoro sembra esserci, sono le regioni del sud Italia che presentano le problematiche più forti. Calabria, Campania e Sicilia infatti, si assestano tutte con percentuali di disoccupazione che superano il 20%.
Le 2 milioni e 532 mila persone italiane che sono senza lavoro equivalgono al 9,8% della popolazione, una percentuale che non si discosta di molto dalla media europea che, nel 2018, si è assestata sul 6,7%.
È proprio il confronto tra la disoccupazione totale e quella giovanile però che fa balzare all’occhio la situazione italiana. Nell’ultimo anno infatti la percentuale di disoccupati under 25 è stata del 31,3%, praticamente il doppio della media europea che è del 14,9%.
Una situazione che ci avvicina molto di più a Spagna e Grecia rispetto a Francia, Germania e Regno Unito.
La situazione Europea
Come avevamo già avuto modo di affrontare, la situazione peggiore in Europa è quella greca. In Grecia quasi un giovane su due non ha il lavoro con una disoccupazione totale che è al 18%. La nota positiva è un trend decrescente nell’intera Unione, trend che però vede ancora alcuni paesi avere un tasso di disoccupazione superiore al 10%.
È questo il caso della Spagna che dal 2007 ad oggi è sempre costantemente rimasta tra i paesi UE con più disoccupati. Dopo un picco del 26% raggiunto nel 2013, ora si assesta al 15%, con una disoccupazione giovanile però del 34,4%.
Prendendo in considerazione l’Europa non intesa come Unione bensì come territorio l’eccezione, ma è tale tout court, è l’Islanda, con un tasso di disoccupazione del 2,7%. La Francia infine ha un tasso del 9,3%, la Germania del 3,4%, il Regno Unito del 4,1% mentre il Portogallo del 6,9%.