CULTURA

Fumetto e scienza: ogni storia è un’opera d’arte

“Capisci, è questo il senso della ricerca. Interrogare. Scoprire. Capire. Spostare un po’ più su l’asticella della conoscenza” così Zerocalcare parla della ricerca scientifica in Educazione subatomica, il fumetto della serie Comics&Science dedicato al Sincrotrone di Basovizza (Trieste), pubblicazione che verrà presentata al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Roma il 4 febbraio. E questo è solo uno dei tanti esempi usciti due volte all’anno dal 2015 per Comics&Science.

Ma cosa succede quando ricerca e fumetto si incontrano? Ne abbiamo parlato con i “papà” del progetto Comics&Science: Andrea Plazzi, matematico che oggi lavora nel mondo dell’editoria e in particolare del fumetto, e Roberto Natalini, Direttore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M. Picone" del CNR a Roma, matematico e fondatore del sito di divulgazione della matematica MaddMaths!.


Comics&Science – racconta Andrea Plazzi – è nato nel 2012 quando, dall’incontro con Roberto Natalini è nata l’idea di pubblicare dei numeri pilota di quella che poi è diventata la pubblicazione in corso ancora oggi. Lo scopo è raccontare scienza e ricerca, e inizialmente siamo partiti dalla matematica, ambito da cui entrambi proveniamo e in cui Roberto lavora”. Così, oltre alle competenze in ambito scientifico, è subito emersa l’esigenza di coinvolgere grandi nomi nel panorama del fumetto italiano che dessero vita a storie per raccontare la ricerca. Oltre a Leo Ortolani e Zerocalcare, ci sono pubblicazioni di Tuono Pettinato, Francesco Artibani e altri. Le opere sono edite da CNR Edizioni, un segnale importante per un’istituzione come il Consiglio Nazionale delle Ricerche che con questo progetto mette in campo fumetti divulgativi per raccontare la ricerca, un approccio non così diffuso. “È qui il punto centrale: raccontare la ricerca con un linguaggio e uno strumento che uno non si aspetta. – commenta Roberto – Insomma, lo scopo del nostro progetto non è avvicinare alla scienza chi già si interessa di scienza, ma nemmeno chi la rifiuta. Comics&Science vuole interessare alla scienza chi non pensa di potersene interessare, chi non si pone proprio il problema se interessarsene o meno.
 

In questo processo ha ruolo fondamentale l’intrattenimento, perché “il lettore deve provare piacere nel leggere uno dei nostri fumetti, deve vederli come un momento di intrattenimento costruito intorno alle idee della cultura scientifica - continua Andrea - Per questo nelle nostre pubblicazioni è importantissima la storia, oltre che le immagini. È la storia creata intorno a una tematica di ricerca scientifica a trascinare il lettore che, quasi a sua insaputa, entrerà in contatto con la scienza”.
Per unire l’obiettivo di raggiungere un pubblico che non si aspetta di incontrare la scienza nel fumetto e l’intrattenimento, da sempre Comics&Science è presente alla manifestazione Lucca Comics&Games dove entra in sintonia con il mondo del fumetto e del gioco. 
 

“Non stiamo facendo una cosa così nuova. – racconta Roberto – “In fondo l’uomo da sempre ha cercato di comunicare la realtà o di farne sintesi con i disegni, basta pensare ai segni delle caverne preistoriche”. Raccontare la scienza e quindi anche la realtà che ci circonda, tra meraviglie e misteri, è un meccanismo che mettiamo in campo da sempre. Ma non solo, c’è di più. “La nostra idea è che dobbiamo prendere un personaggio (il fumettista), che è l’artista – racconta Roberto - e immergerlo in un nuovo mondo, com’è successo con Zerocalcare al Sincrotrone di Basovizza, mettendolo in contatto con la scienza e gli scienziati. Lì lo lasciamo creare qualcosa di bello, però qualcosa di bello e attraente di per sé, indipendentemente dalla scienza. Poi arriviamo noi a mettere la cornice scientifica. In pratica creiamo un quadro, un’opera d’arte ogni volta”.

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