Sono quasi cinquecento le opere, tra fantascienza e divulgazione scientifica, che Isaac Asimov ha pubblicato in oltre 50 anni di carriera, consacrandosi tra gli scrittori più prolifici del Novecento. Quest’anno vengono celebrati i cent’anni dalla nascita, avvenuta presumibilmente il 2 gennaio 1920 nel villaggio di Petroviči, in Unione Sovietica. Mettendo da parte i numeri, Asimov può essere considerato il padre della fantascienza come genere letterario ma è doveroso non dimenticare anche gli altri ruoli che lo scrittore ha ricoperto in vari ambiti nel corso degli anni.
Asimov, come accennato in precedenza, nacque in Russia ma all’età di tre anni i genitori si trasferirono a Brooklyn, New York. È probabile che la scelta del padre di gestire un’edicola abbia permesso al giovane Isaac di avvicinarsi al mondo della fantascienza, grazie alle diverse riviste di racconti di questo genere, come la Amazing stories o la Astounding Science-Fiction. A quest’ultima, Asimov presenterà nel 1939 uno dei suoi primi racconti, rifiutato poi insieme ai sei successivi: la bocciatura da parte del direttore della rivista, John Campell, aveva l'obiettivo di vedere se il giovane Isaac era disposto a lavorare per migliorare il suo stile.
Quattro mesi dopo venne pubblicato il suo primo racconto, Marooned off Vesta, tradotto in italiano con “Naufragio su Vesta”. Nello stesso anno si laureò in chimica alla Columbia University; successivamente fece domanda in tutte le scuole di medicina di New York che rifiutarono la sua candidatura. Ripiegò quindi su un master in chimica sempre alla Columbia a cui potè accedere tuttavia solo nel 1941, dopo aver convinto la commissione ad accettarlo in “libertà vigilata”; nello stesso anno uscì il suo racconto più apprezzato, Notturno. Nel 1946 firmò un contratto come ricercatore nella stessa università che concluse due anni dopo e nel 1949 guadagnò una cattedra alla scuola di medicina della Boston University.
Durante la Seconda guerra mondiale, Asimov venne arruolato come chimico all’interno della Naval Aviation Experimental Station a Filadelfia dove incontrò un altro dei più importanti e influenti scrittori di fantascienza, Robert A. Heinlein. Nel 1950 venne pubblicato il suo primo romanzo, Pebble in the sky; la sua produzione letteraria divide tra fantascienza, divulgazione scientifica, gialli e letteratura per ragazzi. Le opere principali di Asimov sono rappresentate da tre cicli: Robot, Impero e Fondazione, raggruppati poi nella Grande Saga Galattica.
La scrittura è stato il punto centrale dell’intera vita di Asimov che non ha mai abbandonato nel corso degli anni. La sua fantascienza non fu “fantasiosa” ma basata su uno sguardo razionale e scientifico che permise così la costruzione di futuri non così inverosimili. Al centro della sua narrazione, tuttavia, ci sono sempre le vicende dei personaggi: la sua convinzione era che il futuro sia nella mani dell’uomo, unendo così alla storia riflessioni sociologiche oltre che scientifiche. Tra i migliori pensieri che Asimov ha generato ci sono sicuramente le tre leggi sulla robotica (termine coniato proprio dallo scrittore), una lezione che può porre le basi per uno sviluppo e un utilizzo etico della tecnologia. Così Asimov pensava della robot-etica:
- Prima Legge: un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che a causa del proprio mancato intervento un essere umano riceva danno.
- Seconda legge: un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani purché tali ordini non contravvengano alla prima legge.
- Terza legge: un robot deve proteggere la propria esistenza purché questo non contrasti con la prima e la seconda legge.
Venne aggiunta poi una quarta legge, conosciuta come Legge Zero valida solo per i robot più sofisticati: “Un robot non può recar danno all’umanità e non può permettere che, a causa di un suo mancato intervento, l’umanità riceva danno”.
Non solo scrittore: il lato scientifico di Asimov
Sono numerosi i saggi e le opere di carattere scientifico scritte nel corso degli anni da Isaac Asimov: anche se la produzione è notevole, lo scrittore ha trovato alcune difficoltà a comporre paper destinati alle riviste scientifiche. Per non minare la propria posizione come ricercatore all’interno dell'università, Asimov decise di scrivere alcuni testi per il Journal of chemical education, scoprendo così il suo talento per la scrittura didattica, meno legata al mondo accademico. Il suo desiderio era quello di poter raccontare la scienza in maniera semplice, si fece promotore di un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, incoraggiando i suoi lettori a essere sempre curiosi. Asimov sentiva che la sua attività come divulgatore era un “compito infinito” in cui a ogni nuova teoria o scoperta era necessario mettere in discussione i precedenti risultati.
“ saac difendeva la conoscenza contro la superstizione, la tolleranza contro il bigottismo, la bontà contro la crudeltà, e soprattutto la pace contro la guerra Arthur C. Clarke, autore di “2001 Odissea nello spazio”.
Tra le sue opere scientifiche più notevoli c’è The Intelligent Man’s Guide to Science, a cui seguirono quattro versioni: l’obiettivo era mettere a disposizione di tutte le persone le nozioni base delle scienze fisiche e biologiche del Ventesimo secolo. Ma non solo: Asimov si occupò di numerosi argomenti come astronomia, chimica, matematica, fisica, società, storia, economia e molto altro. Tuttavia, l’universo ha sempre attirato l’interesse dello scrittore: tra le sue pubblicazioni troviamo Civiltà extraterrestri (1979), un’analisi sulla possibilità di trovare forme di vita intelligente nell’universo, Catastrofi a scelta (1979) in cui si prendono in considerazione tutte le possibili e realistiche cause della fine del mondo, In principio (1981), una rilettura del libro della Genesi dal punto di vista storico e scientifico, e L’universo invisibile (1991) dove Asimov racconta la ricerca delle particelle elementari dell’universo.
Isaac Asimov veniva descritto da molti come una persona spiritosa, un grande oratore, totalmente dipendente dalla scrittura e con un’intelligenza straordinaria. Si riteneva umanista e razionalista: se analizziamo le sue opere, sia letterarie che scientifiche, questi due aspetti combaciano alla perfezione. Il futuro che Asimov immaginava nelle sue opere fantascientifiche doveva essere logico e credibile: per questo riponeva nella scienza e nel progresso tecnologico tutte le sue speranze.
“ Science doesn’t purvey absolute truth. Science is a mechanism, a way of trying to improve your knowledge of nature. It’s a system for testing your thoughts against the universe, and seeing whether they match Dall'intervista di Bill Moyers ad Asimov del 1989
La scienza non fornisce la verità assoluta. La scienza è un meccanismo, un modo per cercare di migliorare la tua conoscenza della natura. È un sistema per testare i tuoi pensieri contro l'universo e vedere se corrispondono