Un anno fa, pochi giorni dopo la tempesta Vaia, i naturalisti italiani hanno fatto una scoperta curiosa: il castoro è tornato in Italia. Non nel senso che la specie del castoro europeo si è insediata di nuovo nel nostro Paese, ma che è arrivato un singolo castoro, un maschio, che probabilmente ha allargato il suo territorio di esplorazione. È un “clandestino”, entrato in Italia senza permesso. Ma si tratta anche di un ritorno: i castori in Italia c’erano con gli ultimi avvistamenti a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento. Da quel momento in poi il nostro territorio non ha più avuto avvistamenti, ma ne siamo davvero sicuri? In Italia sono tornate molte specie di fauna selvatica in questi ultimi anni. Le ragioni sono varie: le regioni di montagna si stanno spopolando e la superficie boschiva sta crescendo. Perché allora preoccuparsi di disastri come quello di Vaia? La risposta sta proprio nella parentela con il castoro: siamo mammiferi entrambi e loro sanno fare le dighe, sanno, cioè, modificare l’ambiente intorno a loro. Noi siamo campioni del mondo in questo: addomestichiamo l’ambiente per renderlo più consono alle nostre necessità. Questo aspetto ci ha regalato un grande successo evolutivo ma ora potrebbe anche diventare una trappola per noi esseri umani. Siamo castori andati fuori controllo.