Un momento della premiazione al al Cannes Neurons, 9 febbraio 2023, Le foto del servizio sono di MIchele Toniato
“Oggi l’intelligenza artificiale genera, ma solo quello che gli dici di generare. È dunque generativa ma non creativa: la creatività è ancora nelle nostre mani, esattamente come la responsabilità”. Potremmo riassumere l’impressione che si ricava visitando gli stand del World Artificial Intelligence Cannes Festival con le parole di Luc Julia, uno dei papà dell'assistente vocale Siri. Ex vicepresidente e responsabile dell'innovazione di Samsung (2012-2021) e attuale direttore scientifico di Renault, l’ingegnere e informatico franco-americano prova da tempo di decostruire alcuni miti sull’AI: nel 2019 ha pubblicato il libro dal titolo eloquente L'intelligence artificielle n'existe pas (Éditions First), criticando gli allarmismi e dichiarando di preferire il termine "intelligenza aumentata".
Sia come sia, per essere inesistente l’AI è parecchio importante: “Dimmi un’azienda che se ne disinteressa e che sarà ancora in piedi tra cinque anni”, è una franse che si sente ripetere spesso in questi giorni a Cannes. L’AI è dappertutto e interessa a tutti: dalle banche al mercato immobiliare, dalla logistica alla salute, dallo sport alla cultura. Forse perché promette di aiutarci a trovare una strada nell’enorme mole di dati da cui siamo sommersi. “C’è molta ricerca e molta innovazione applicata al contesto dell’AI, non solo dal punto di vista informatico e dell’innovazione tecnologica in senso stretto – spiega Eleonora Di Maria, docente di economia e advisor dell’università di Padova per l’imprenditorialità accademica –. Gli ambiti di applicazione sono tantissimi e diversi, dimostrando come l’intelligenza artificiale sia sempre più pervasiva nella nostra vita, nel mondo delle imprese e nella pubblica amministrazione. Un’ottima notizia per l’università di Padova e per gli otto Spinoff presenti a Cannes, perché dimostra l’importanza del percorso di valorizzazione della ricerca e della conoscenza che stiamo portando avanti”.
Sull'#AI l'Italia prova a essere protagonista. Prime impressioni dal World #ArtificialIntelligence #Cannes Festival di @ele_dimaria, economista e advisor @UniPadova per l'imprenditorialità accademica#WAICF23 #WAICF pic.twitter.com/4G6eQll3jf
— Il Bo Live (@IlBoLive) February 9, 2023
Un mondo di applicazioni
Otto gli spinoff dell’università di Padova presenti a Cannes: imprese fondate da docenti, ricercatrici e ricercatori per valorizzare i risultati di ricerche e attività condotte in ambito universitario. Vere e proprie aziende, che però mantengono un forte collegamento con il mondo della ricerca, applicando i principi dell’AI ai settori più diversi. Rozes ad esempio fornisce il primo servizio di data intelligence al mondo per scoprire in tempo reale se ci si trova di fronte a un’azienda criminale. A questo riguardo l’AI viene utilizzata per setacciare a fondo i bilanci delle imprese esaminate, a caccia di anomalie contabili che potrebbero essere riconducibili a frodi, riciclaggio, falsa fatturazione, corruzione, bancarotta fraudolenta e altri illeciti: “Stiamo portando sul mercato un prodotto unico al mondo, che può interessare a banche, istituzioni e governi per portare legalità all’interno del mondo dell’economia – spiega l’amministratore Jacopo Berti –. Un sistema che permetterà alle imprese oneste di fiorire e di essere avvantaggiate ad esempio nell’accesso al credito e agli appalti, o semplicemente di poter lavorare con più tranquillità”.
BBSoF invece si occupa di predizione del rischio di infortunio, impiegando a questo scopo sistemi video e di pressione plantare combinati a software proprietario guidato dall'intelligenza artificiale. “L’idea è di usare la 3D Human Pose Estimation per prevenire gli infortuni in campo dei giocatori – chiarisce Zimi Sawacha, docente di ingegneria elettronica presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – DEI –. Attraverso gli algoritmi di AI ricostruiamo i movimenti dei giocatori, poi abbiamo un brevetto per risalire dalle immagini al carico a cui è sottoposto il legamento crociato”. Un sistema che promette non solo di allungare la vita agonistica degli atleti, ma di intervenire ad esempio anche sui più piccoli: “Possiamo verificare se i bambini hanno problemi di asimmetria del corpo o di coordinamento e usare questi dati per evitare degli infortuni già in età giovanile”.
BMR Genomics applica l’AI alla genomica e alla genetica: “I costi per il sequenziamento sono crollati, oggi è possibile fare cose che qualche anno fa non erano nemmeno immaginabili. Il problema è: cosa ce ne facciamo di questi dati? Come dargli senso? È qui che interviene l’AI”. A parlare è Giorgio Valle, docente di biologia molecolare presso il DiBio e tra i pionieri a livello mondiale del sequenziamento genetico fin dagli anni Novanta. “Oggi ad esempio è possibile usare la scienza per fare prevenzione durante la fase dell’invecchiamento: senza perdere la testa per l’ansia è possibile sapere se ci sono degli aspetti della nostra salute da tenere d’occhio grazie ad analisi genetiche abbastanza semplici ed economiche”.
Infine Click & Find si dedica da quasi 20 anni soprattutto a un settore fondamentale come la logistica, utilizzando algoritmi sempre più intelligenti per interconnettere gli innumerevoli sensori e dispositivi di campo, veicolari o stazionari, in modo da poter seguire in ogni momento lo stato di un trasporto o di una consegna. “Siamo nati nel 2004, nel momento in cui il Gprs stava rivoluzionando il mondo dei trasporti: da quel momento è stato un continuo crescendo di applicazioni e di clienti – commenta Nicola Zingiarian, docente presso il Dei –. Attualmente Click & Find è leader in Italia nel settore della logistica petrolifera e lavora anche in tutto il mondo: dalla Romania al Sudafrica”.
Vittoria italiana a #Neurons, il contest annuale organizzato da #WAICF. @AudioInnovaCom, Spinoff @unipadova si è affermata nella categoria creative #AI con un progetto sulla conservazione dei documenti audio pic.twitter.com/QYClMLOiDq
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Vincere contro i cinesi
Tra gli Spinoff padovani c’è anche Audio Innova, azienda innovativa che usa gli algoritmi per la tutela e la riscoperta dei beni culturali, in particolare quelli più eterei e sfuggenti: i suoni. Negli anni i ricercatori-imprenditori padovani studiano il modo di catalogare digitalmente antichi nastri e vecchi dischi, e alla fine sono riusciti a mettere a punto un sistema che aiuterà conservatori e musicologi a trovare materiali audio rari e preziosi in pochi secondi, già approvato come standard internazionale musicale MPAI e IEEE.
Un progetto che ha impressionato gli esperti del settore high-tech convenuti a Cannes da tutto il mondo, al punto da spingerli ad attribuire al team italiano (composto da Sergio Canazza Targon, Nadir Dalla Pozza, Michele Patella, Cristina Paulon e Alessandro Russo) il primo premio nella categoria “Creative #AI” al Cannes Neurons, il concorso internazionale che premia i progetti di intelligenza artificiale più innovativi del mondo, tenendo conto anche del loro impatto sulla società o sul pianeta. Una vittoria tanto più apprezzata (e per certi versi sorprendente) per il fatto di essere stata ottenuta contro i temibilissimi rivali cinesi di Unitree Robotics, che con i loro iconici cani robot si erano subito affermati come uno dei simboli del festival in corso. Invece alla fine la platea, composta principalmente da ricercatori, esperti e imprenditori del settore, ha scelto nel voto on line il progetto italiano, tributandogli addirittura l’83,1%. Segno che con le buone idee, unite a umiltà e coraggio, si può competere a livello mondiale anche in un settore ad altissimo valore aggiunto: una bella affermazione per la ricerca tecnologica padovana e una speranza per tutto il comparto italiano, presente in forze a Cannes. Complimenti Audio Innova!
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