SOCIETÀ

L'intervista. Ripensare le periferie

Le periferie sono, tutto sommato, un’invenzione moderna. Non esistevano nel Medio Evo, per esempio, quando alte mura separavano in modo netto la città dalla campagna. Sono nate per rispondere alla crescita demografica e alla spinta all’urbanizzazione dettata dalla rivoluzione industriale. Eppure in questo breve tempo le periferie sono cambiate. Da luogo dove ospitare gli operai sono diventate sempre più indistinte e spesso degradate. C’è bisogno di ripensare le periferie. Di una rigenerazione. Che punti più sulle relazioni umane che sulle strutture. Ne parliamo con Edoardo Narne, professore al dipartimento Icea dell’università di Padova che insieme all’architetto e senatore Renzo Piano ha un progetto da realizzare.

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