CULTURA

Le storie che saremo

Immaginare il futuro partendo dalla memoria, dal ricordo privato. Dai film di famiglia che raccontano battesimi e matrimoni, compleanni e viaggi, lunghi pranzi e passeggiate, feste di paese, vacanze al mare, "momenti di trascurabile felicità". Sono frammenti del passato che offrono testimonianze inedite della nostra società dagli Trenta agli anni Ottanta, che provano a spiegarci chi siamo, chi siamo stati, chi sono stati gli altri prima di noi e, infine, tornano a mostrarsi facendo dialogare passato e presente.

Sei brevi film, provenienti dagli archivi nazionali dei film di famiglia, sono stati affidati ad altrettanti registi per confluire in un'opera a episodi, dal titolo Le storie che saremo. Promosso dalla casa di produzione veneziana Ginko Film e curato dal regista Marco Zuin, il progetto è nato durante il lockdown e vuole dare "un nuovo messaggio artistico, a partire da materiali amatoriali esistenti, in un tempo in cui assistiamo a una sovraesposizione di immagini prodotte nel presente [...] Sono racconti di relazioni familiari e di amicizia, che tanto ci sono mancati durante il recente isolamento. Partiamo da quei ricordi per provare a immaginare come torneremo a essere o come saremo in un mondo nuovo".

I registi Daniele Atzeni, Marco Bertozzi, Claudio Casazza, Giulia Cosentino, Irene Dionisio, Martina Melilli riscrivono, dunque, nuove storie possibili lavorando su materiali messi a disposizione dagli archivi: una selezione di film in pellicola 8mm, super8, 16mm e su nastro magnetico in formato Vhs e video8. Spiega Zuin: "Molti progetti stanno nascendo sulla spinta di riprese amatoriali, stile Selfie, per raccontare in prima persona quello che sta succedendo oggi. Diventeranno film di montaggio. Uno su tutti, quello di Salvatores, che ha lanciato qualche mese fa la call per realizzare un film fatto di tanti pezzettini intimi tratti dalla vita delle persone. Io ho lanciato un'idea, una provocazione: perché non raccontare questo periodo senza però mostrare l'intimità delle nostre case, senza usare i telefonini, attingendo a una qualità estetica che appartiene al passato? La pellicola dei film amatoriali in 8mm e in super8 è talmente bella da attivarci comunque, ci avvicina di più al ricordo rispetto ai video che giriamo oggi con il telefonino".

La colonna sonora originale è curata da musicisti invitati a partecipare al progetto, con diversi approcci e sonorità: tra questi il compositore Giovanni Schievano, che cura anche la post produzione con l'etichetta Soundrivemotion.

Gli archivi coinvolti sono 8mmezzo (Livorno), Cinescatti/Lab80 (Bergamo), Home Movies - Archivio nazionale del film di famiglia (Bologna), Paesaggi di famiglia (Cagliari), RI-PRESE (Venezia) e Superottimisti (Torino). 

Home Movies ha recentemente lanciato Memoryscapes, una piattaforma che rende accessibile online il cinema privato, attraverso percorsi tematici e cronologici dove esplorare paesaggi, strade, volti, gesti, oggetti della nostra memoria. Un archivio di pellicole super8, 8mm, 16mm e 9,5mm girate tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento.

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