SOCIETÀ

Stuart Milk, attivista per i diritti Lgbt: "Invisibilità consente il sostegno delle bugie"

Stuart Milk è un attivista statunitense per i diritti Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali, transgender). Suo zio, Harvey Milk, è stato il primo rappresentante delle istituzioni dichiaratamente omosessuale. Fu eletto dal popolo statunitense a San Francisco negli anni ‘70, un'epoca in cui essere omosessuali era ancora illegale e veniva considerato alla stregua di una malattia mentale dalle associazioni psichiatriche.

Reso celebre dall'interpretazione di Sean Penn nel film diretto da Gus Van Sant, Milk, Harvey Milk venne assassinato nel 1978 all'interno del Municipio insieme al sindaco di San Francisco, George Moscone, per mano dell'ex consigliere comunale Dan White.

Intervista a Stuart Milk, direttore della Harvey Milk Foundation. RIprese e montaggio di Elisa Speronello

Harvey Milk aveva previsto il suo assassinio, come testimoniano le videocassette che registrò prima di morire. “Non venne assassinato perché era gay, ma perché chiedeva alle persone di togliersi la maschera e di essere autentiche”. Ha detto Stuart Milk, in questa intervista a Il Bo Live. “E aveva capito che l'invisibilità è ciò che consente alle bugie di ricevere sostegno, dicerie a riguardo di chiunque, ma in particolare delle persone Lgbt. Se nessuno sa chi siamo, se nessuno ci conosce personalmente, diceva, continueranno ad avere paura di noi”.

Per i diritti Lgbt, Stuart Milk è stato portavoce di Barack Obama, da cui ha ricevuto la medaglia presidenziale della libertà nel 2009. Nello stesso anno ha co-fondato la Harvey Milk Foundation, che oggi dirige. La fondazione collabora con movimenti e associazioni di tutto il mondo per diffondere i diritti non solo delle persone Lgbt, ma di tutte le minoranze.

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