L'università è il luogo della scienza e della ricerca, ma anche dell'incontro e della divulgazione. Per questo motivo l'ateneo patavino ha consolidato negli anni una serie di eventi aperti alla città, durante i quali il sapere diventa più che mai un bene comune a disposizione della società. Questo autunno il palinsesto degli eventi prevede il coinvolgimento di premi Nobel, musei, mostre, spettacoli, manifestazioni e protagonisti della cultura. In vista delle celebrazioni per gli 800 anni dalla fondazione dell'università di Padova, avvenuta nel 1222, gli eventi autunnali rappresentano pienamente lo spirito dell'ateneo di condivisione e di apertura al dialogo con la comunità. Annalisa Oboe, prorettrice alle Relazioni culturali, sociali e di genere afferma: "La città è la nostra prima interlocutrice, ma ci stiamo impegnando sia nel presente che in prospettiva futura, a un'apertura di livello internazionale, europeo e mondiale. L'iniziativa che ha dato il via a questa serie di eventi è stata il conferimento a settembre del dottorato ad honorem in Bioscienze al premio Nobel 2017 per la Medicina e Fisiologia, Michael W. Young, a cui seguirà quello per Frances H. Arnold, vincitrice del premio Nobel per la chimica 2018, a metà dicembre".
Si continua con Venetonight, che trasformerà Padova in un villaggio della ricerca. L'appuntamento è per il 27 settembre dalle ore 17. L'edizione 2019, che si svolge nella cornice della Notte dei ricercatori, si annuncia particolarmente ricca e diffusa con le 47 postazioni allestite a Palazzo Bo, in via VIII febbraio, via Oberdan e in via San Francesco. Telmo Pievani, delegato per il progetto Comunicazione istituzionale racconta le novità di quest'anno: "Innanzitutto si parla di un allargamento quantitativo e logistico dell'evento, come segno di apertura simbolica verso la città. Inoltre le interviste alla ricerca, le conferenze e i dialoghi vengono portati in piazza: la cultura si sposta in strada, coinvolgendo i passanti e i curiosi. In particolare le interviste (qui il programma completo) quest'anno si svolgono sul plateatico del Caffè Pedrocchi. Il Cortile antico, invece, si trasforma in uno spazio di immersione sensoriale, con 7 exhibit interattivi, che coinvolgono la realtà virtuale e aumentata".
Il 1 ottobre è dedicato alle matricole con Unincontro 2019. L'appuntamento è alle 16 in Aula Magna di Palazzo Bo per i saluti di benvenuto del rettore Rosario Rizzuto e del sindaco di Padova Sergio Giordani, con la conduzione di Federico Taddia. Si parla delle sfide e delle soddisfazioni dell’insegnamento e della ricerca, della passione e dell’entusiasmo che segnano un percorso di studio come investimento personale per il futuro. Assieme al rettore, altri quattro protagonisti della ricerca accademica padovana: Elena Desiderà, Martha Pamato, Diego De Stefani e Marco Liviero. A seguire i poeti Simone Savogin, già finalista a Italia’s Got Talent, e Flavia Neri si sfidano in un inedito poetry slam. Inoltre si esibisce Dutch Nazari col suo cantautorap, accompagnato da Sick et Simpliciter. Infine, alle matricole sarà offerto un aperitivo al Caffè Pedrocchi, nel contesto dell'evento The Academy Night VII di RadioBue.it, la webradio dell’università di Padova, aperto a docenti, studentesse e studenti.
Il 6 ottobre One Book One City Padova torna con la sua quarta edizione e la sempreverde missione di promozione della lettura individuale e collettiva. Padova, dopo aver letto le opere di Tito Livio, Frankenstein di Mary Shelley e Il vecchio che leggeva romanzi d’amore di Luis Sepúlveda, si prepara a leggere Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood. Il 3 ottobre alle 19, all'interno del programma de La Fiera delle Parole, sarà presentato anche il libro La scienza nascosta nei luoghi di Padova della redazione de Il Bo Live. Il libro raccoglie 33 luoghi segnati dalla scienza, e spesso anche dalla storia e dall’arte.
Dal 14 al 19 ottobre torna l'evento che più di tutti rappresenta l'avvicinamento dell'ateneo patavino alle famiglie: Kids University. Le aule e i laboratori dell'università si aprono agli alunni delle scuole primarie e secondario di primo grado, ai loro insegnanti e ai loro genitori e parenti. "L'evento – spiega Annalisa Oboe – esemplificativo della terza missione delle università, aiuta a gettare i semi del sapere, con dei programmi studiati per la scuola e per le famiglie".
A seguire, il 22 ottobre per il ciclo Patavina Libertas c'è l'incontro pubblico tra uno dei maestri della lingua italiana, il grande inventore di parole, Alessandro Bergonzoni, e i due traduttori italiani del Finnegans Wake di Joyce, Enrico Terrinoni e Fabio Pedone. Il titolo dell'evento, durante il quale si giocherà a comporre e scomporre le parole per eccedere i limiti della comunicazione, è: Il labirincubo delle parole intorno a Joyce. Nell'ambito del festival DigitalMeet, per BoCulture, il 24 ottobre la fisica, scrittrice, drammaturga e attrice teatrale Gabriella Greison racconta la storia di sei donne che hanno cambiato il mondo e quelle che forse hanno aperto la strada alle altre, con la loro volontà, la loro abilità e il talento, in un mondo apertamente ostile, fatto di soli uomini. Le sei eroine di Gabriella Greison sono: Marie Curie, Lise Meitner, Emmy Noether, Rosalind Franklin, Hedy Lamarr e Mileva Marić. Il 14 novembre tiene una lecture il premio Nobel per la Letteratura nel 2015: Svetlana Aleksievic. Il suo lavoro ha dato voce alle vittime di conflitti e disastri in tutta l’ex Unione Sovietica mettendo in luce i sentimenti, i dolori e le sofferenze delle persone che ha incontrato, da Chernobyl a Kabul.
Infine, con l'iniziativa WellCAM del Centro di ateneo per i Musei dell'università di Padova, i musei si raccontano condividendo con la cittadinanza la ricchezza del patrimonio dell'ateneo. A partire dal 4 ottobre, per tutto l’autunno, ogni venerdì pomeriggio presso la sede CAM a Palazzo Cavalli saranno proposte delle conferenze a ingresso libero (con obbligo di prenotazione) su temi caldi del nostro presente e sui risultati delle ricerche più recenti condotte a partire dai reperti conservati nei musei. Dal 4 ottobre al 3 novembre, si può visitare la speciale mostra I giganti del mare: così grandi, così fragili, organizzata dal dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione per la cura, di Giuseppe Palmisano, che vuole essere un invito a riflettere sul drammatico tema dello spiaggiamento dei cetacei nel Mediterraneo e sulle minacce quotidiane, quali malattie, traffico marittimo, inquinamento acustico e plastica, che mettono a rischio la vita dei grandi cetacei, così fragili da rischiare l'estinzione.
"Il valore della comunicazione della scienza e l'importanza della promozione della cultura nella città sono espressi dal consolidamento di questi eventi e dal loro arricchimento continuo. Gli appuntamenti culturali dell'università sono rilevanti come sostegno alla società e costituiscono un prezioso patrimonio e strumento per la sua crescita" conclude Rizzuto.