Musicista o poeta? Entrambi. Oscurità o luce? Entrambe. Bellezza o bruttezza? Entrambe. Sono i contrasti, i momenti di speranza o di depressione, gli amori perduti o ritrovati, le riflessioni profonde sul presente che si alternano in La fiamma. È un viaggio nella vita di Leonard Cohen, uno dei cantautori più apprezzati della storia della musica, scomparso alla fine del 2016. Il libro è una raccolta di poesie, testi e illustrazioni che Cohen ha voluto lasciare in eredità ai suoi lettori. “Prima di qualsiasi altra cosa, mio padre era un poeta”: è il figlio Adam, autore della prefazione, che spiega come la scrittura sia stato uno strumento di conforto per il padre.
"e non saranno tutte rose e fiori
da qui sino alla fine
ma non sarà mai, non sarà mai
di nuovo tanto buio"
a V.R., 19 gennaio 2002
La fiamma, edito da Bompiani, può essere vista come un modo per il cantautore di offrire al mondo un’interpretazione della sua vita ricca e complicata, tra alti e bassi. Leonard Cohen scriveva su qualsiasi cosa: quaderni, fogli, tovaglioli di carta, sparsi, come racconta il figlio, in qualsiasi angolo della casa, dalle tasche della giacca al congelatore. Doveva alimentare la fiamma della scrittura, che fortunatamente non si è mai spenta.
"Il mio avvocato mi dice di non darmi pensiero
dice che il ciarpame ha ucciso la rivoluzione
Mi porta alla finestra dell'attico
Mi dice del suo piano
Per falsificare la luna"
Il mio avvocato, 1978
Possiamo considerare La fiamma come una raccolta di poesie? Si ma sarebbe un limitativo: dietro, infatti, c’è un progetto ben più ampio, curato dai professori Robert Faggen e Alexandra Pledhoyano e basato sulle intenzioni di Cohen e sullo stile dei libri precedenti. Hanno cercato di dare un ordine al materiale a loro disposizione: il lavoro, come specificano nelle note dell’editore, è stato complesso dato che i quaderni hanno una numerazione del tutto personale dell’artista, incomprensibile per il resto del mondo. A questo si aggiungono le bozze, la difficoltà di trascrizione, le frasi illeggibili: la dimostrazione di come sia difficile catturare l’essenza della vita di Leonard Cohen.
"non voglio rompere delle finestre
non voglio bruciare macchine
non voglio rompere delle finestre
non voglio bruciarti la macchina
hai diritto a tutte le tue ricchezze
ma ti sei spinta troppo avanti"
Tratto da Non ho mai creato problemi a nessuno
Sfogliando il libro, troviamo tre sezioni: la prima comprende la selezione di 63 poesie, la seconda contiene le poesie diventate poi testi delle sue canzoni e la terza è una raccolta di frasi e pensieri dei suoi quaderni, scritti a partire dalla sua adolescenza fino alla fine. Tra le prime due parti, lo stacco è quasi inesistente: la poesia continua a fluire. I materiali della terza parte, invece, assomigliano a delle annotazioni, spunti e riflessioni, alcuni presentano anche la data e il luogo, facendo percorrere così al lettore i momenti vissuti del cantautore, tra speranze, amori e contemplazioni ma anche stralci della depressione che lo accompagnò per tutta la sua vita. A fianco alla parte scritta, sono stati inseriti alcuni disegni e autoritratti: si dipingeva con le guance cadenti, la bocca chiusa e le borse sotto gli occhi, in contrasto netto con i ritratti di donne, linee leggere e sinuose per omaggiare la loro bellezza.
Oltre a questo, è stato aggiunto alla fine dell’opera il discorso che il cantautore ha tenuto nel 2011 durante il conferimento del premio letterario Principe delle Asturie, un racconto toccante di come l’inizio della sua carriera fosse legato, anche se tragicamente, alla Spagna, che decenni dopo lo onorò per la sua arte.
Ne La fiamma troviamo diversi Leonard, a volte distanti ma legati tra loro dalla complessità della vita. È un libro che si adatta sia agli amanti della sua musica, sia a chi, per questioni d’età, lo conosce poco: sono pezzi di vita incollati faticosamente su fogli di carta in cui ognuno può scoprire qualcosa di sé.
"E non stai vivendo la tua vita
Stai vivendo la vita di qualcun altro
Qualcuno che non conosci o ami
E presto tutto finirà
Ed è troppo tardi per ricominciare
Armato di ciò che ora sai"
da Vuoi restituire il colpo e non ci riesci