SOCIETÀ

Negli Stati Uniti la disuguaglianza è più mortale del Covid-19

La pandemia COVID-19 sta causando un forte aumento della mortalità. Lo sappiamo con certezza per quanto riguarda l’Italia, in cui nei primi nove mesi del 2020 sono morte oltre 43mila persone in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Questo vale anche per molti altri Paesi al mondo, tra i quali gli Stati Uniti. Uno studio, pubblicato su Pnas lo scorso settembre, ha provato a mettere in relazione proprio l’eccesso di mortalità dovuto alla pandemia con la disuguaglianza razziale presente negli Stati Uniti. 

Utilizzando i dati nazionali statunitensi sull'aspettativa di vita e i modelli demografici, Elizabeth Wrigley-Field del Dipartimento di sociologia dell'Università del Minnesota ha cercato di stimare quante morti tra i "bianchi” sarebbero necessari affinché nel 2020 il tasso di mortalità appunto dei bianchi raggiunga i livelli del tasso di mortalità tra le persone afroamericane, prendendo in questo caso ad esempio l’anno con la mortalità minore in questa categoria, cioè il 2014.


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Lo studio ha preso in considerazione i decessi dovuti alla prima ondata pandemica, che arrivano fino al 29 luglio scorso. Il risultato è chiaro e fa capire, attraverso quest’analisi, come le disuguaglianze siano ancora forti. Lo studio sembra quasi una provocazione per mettere in luce come, secondo l’autrice, anche con l’attuale pandemia negli Stati uniti la mortalità dei bianchi resterà decisamente più bassa rispetto alla più bassa in anni non pandemici riscontrata tra i neri. 

In pratica i risultati dicono che nel caso nel 2020 si verificassero meno di 400.000 morti in eccesso tra i bianchi dovuti alla pandemia, la loro mortalità sarà più bassa rispetto alla disuguaglianza razziale per la mortalità dei neri ogni anno. A meno che a fine 2020 non si arrivi a vedere un eccesso di mortalità tra le 700.000 e il milione di morti in eccesso tra i bianchi, che significherebbe un aumento della mortalità dal 31 al 46% rispetto agli ultimi anni, l'aspettativa di vita per i bianchi, anche durante il COVID-19, rimarrà più alta di quanto non sia mai stata per i neri.

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