SOCIETÀ

Negli Stati Uniti spaventa il ritorno della varicella

I vaccini proteggono dalle infezioni virali. E servono ancora, parecchio. È il caso di dirlo per una cittadina alle prese con un'epidemia di varicella che rischia di estendersi. E no: non stiamo parlando dell’Italia (da poco bacchettata nuovamente dall'Unione Europea sulla questione e dove le notizie sui contagi per il morbillo continuano a non essere incoraggianti), ma stiamo parlando di vaccini e di un’epidemia scoppiata negli Stati Uniti proprio per la mancanza delle vaccinazioni obbligatorie previste. 

Carolina del Nord, Waldorf School di Asheville, cittadina a 120 miglia dalla popolosa capitale dello stato, Charlotte. Qui almeno tre dozzine di studenti (circa un quarto della popolazione studentesca totale) – tra i 4 e gli 11 anni di età – sono rimaste infettate dal virus della varicella. Si tratta – spiega la dottoressa Jennifer Mullendore, responsabile della salute pubblica per la contea di Buncompe – della più estesa epidemia di varicella mai registrata nello stato Usa da quando è stato messo in commercio il vaccino, più di 20 anni fa.

Come è possibile? Lo stato della Carolina del Nord prevede l’obbligo della vaccinazione anti-varicella, ma ammette estese esenzioni per motivi di salute o religiosi.

E proprio questa esenzione è al centro dell’attenzione come causa per il diffondersi della malattia: nell’anno scolastico 2017-2018, infatti, due terzi delle classi materne della Waldorf School ha ricevuto esenzioni per la vaccinazione contro il varicella-zoster virus. Un numero decisamente alto e che ha portato alla situazione attuale: “La dimensione di questa epidemia – spiega ancora Mullendore – e il fatto che ci siano ancora molti studenti non vaccinati, fa presumere che la diffusione non si sia ancora arrestata e che possa espandersi anche alla comunità esterna alla scuola”.

Alla base non ci sarebbero solo motivi religiosi e di salute per questa eccezionale ondata di esenzioni dall’obbligo del vaccino: anche negli Stati Uniti, come d’altronde in Italia, continua ad aumentare un senso di sfiducia e di mancanza di un’informazione corretta riguardo ai vaccini, causato soprattutto dalle numerose fake news che circolano su Internet e su social media e – in parte,  purtroppo – anche da dichiarazioni politiche che non seguono le indicazioni della comunità scientifica.

Il virus della varicella è solitamente considerato un malessere di livello medio, ma può comunque generare alcune complicazioni di non poco conto, come infezioni del sangue, del cervello. E in alcuni casi queste possono causare la morte del paziente.

La situazione negli Stati Uniti, Carolina del Nord a parte, non è comunque rosea: secondo il centro per il controllo delle malattie americano, infatti, c’è un aumento del numero di bambini al di sotto dei due anni non vaccinati per la varicella: sono circa 100.000. Dal 1995 le epidemie di varicella sono calate drasticamente grazie all’uso del vaccino, in grado di prevenire l’infezione per il 90% dei casi. Tutti i 50 stati degli Usa hanno leggi riguardo l’immunizzazione nelle scuole, ma in 45 di questi ci sono eccezioni valide per motivi religiosi. In altri 18 stati, oltre all’esenzione per motivi religiosi, esiste anche quella per motivi personali. Un recente studio, pubblicato su Plos Medicine, dimostra come negli stati che garantiscono entrambe le esenzioni ci sia stato un forte aumento di bambini non vaccinati, al di là di valide e serie motivazioni di salute. 

Lo ribadiamo di nuovo: i vaccini sono farmaci sicuri, tra i più sicuri in commercio e vaccinarsi protegge anche coloro che non possono usare i vaccini per problemi di salute. Questo caso lontano negli Stati Uniti ricorda che non appena si abbassa la guardia, il pericolo derivante dai virus torna di stretta attualità e mette a rischio la salute di tutti. Con buona pace dei virus. 

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