CULTURA

Daniele Calabi a Padova. L’architetto e la città nel secondo dopoguerra

In occasione dei sessant’anni dalla morte di Daniele Calabi, l’Università degli studi di Padova, con i dipartimenti dei Beni culturali (Dbc) e di Ingegneria edile civile e ambientale (Dicea), e la Fondazione Barbara Cappochin, nella ricorrenza dei vent’anni della Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin, propongono la mostra “Daniele Calabi a Padova. L’architetto e la città nel secondo dopoguerra”, visitabile al Palazzo del Monte di Pietà a Padova dal 19 maggio al 21 luglio 2024.

A partire dalla centralità della figura dell’ingegnere-architetto, la mostra, a cura di Elena Svalduz e Stefano Zaggia, indaga il contesto architettonico e urbano di Padova nel secondo dopoguerra, in particolare gli anni in cui si concentrano le più intense trasformazioni e progetti per lo sviluppo della città.

All'evento di inaugurazione della mostrail 18 maggio, intervengono: Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Sergio Giordani, sindaco di Padova; Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova; Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione Barbara Cappochin; Roberto Righetto, presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Padova; Donatella Calabi, storica dell’architettura e delle città e figlia di Daniele Calabi; i curatori della mostra, Elena Svalduz e Stefano Zaggia (Università di Padova)

Iscrizioni entro il 13 maggio, fino a esaurimento posti, a barbaracappochinfoundation@gmail.com.

Locandina

La mostra a Palazzo del Monte di Pietà è accompagnata da una "mostra diffusa", sul Listòn padovano e a Ca' Lando, il cui progetto degli allestimenti temporanei è coordinato da Edoardo Narne (Università di Padova).

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