
In occasione della giornata mondiale del rifugiato, l'Università di Padova e Fondazione Imago Mundi organizzano un incontro con il fotoreporter e attivista Giles Duley, fondatore della ong Legacy of War Foundation.
L'evento “Tessere la pace" è aperto dai saluti di Cristina Basso, prorettrice alle relazioni internazionali dell'Università di Padova, e di Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune di Padova. Sono in programma interventi di Luigi Cerantola, docente presso l’Università Imperiale di Tokyo, Enrico Bossan, già direttore artistico della Fondazione Imago Mundi e Chiara Longhi, Project Manager della Fondazione Imago Mundi.
La talk di Giles Duley (in lingua inglese con traduzione in italiano) parla di resilienza come di un filo nel tessuto della pace, dentro alle persone e nel mondo. Con passione, umorismo e candore, Duley esplora il significato di resilienza non solo come sopravvivenza alle difficoltà, ma anche mezzo per contribuire a tessere la pace nelle comunità che abitiamo.
Duley racconta il suo straordinario percorso di vita, dopo le ferite subite in Afghanistan a causa dell'esplosione di un ordigno nel 2011, che lo hanno lasciato con una triplice amputazione, ma che non hanno fermato però il suo lavoro, facendone un esempio di resilienza esso stesso.
La partecipazione in sala è libera, su prenotazione.
L'evento viene trasmesso anche in diretta streaming video.
L’evento rientra nell'ambito di “Out of Place. Arte e storie dai campi rifugiati nel mondo”, visitabile dal 9 giugno al 31 luglio nel Cortile Antico di Palazzo del Bo e nel Giardino Pensile di Palazzo Moroni a Padova.
Giles Duley (Londra, 1971) è fotografo, scrittore, chef, presentatore e Ceo della Legacy of War Foundation, ong che sostiene le comunità colpite dai conflitti.
Dopo una carriera come fotografo musicale per riviste come Vogue e Sunday Times, nel 2004 si dedica alla fotografia documentaria collaborando con ong internazionali per raccontare l’impatto umanitario a lungo termine della guerra.
Nel 2011 perde tre arti a causa di un ordigno in Afghanistan, ma continua a fotografare, diventando simbolo di resilienza. Nel 2022 è nominato Global Advocate delle Nazioni Unite per le persone con disabilità in contesti di conflitto.
Nel 2023 ha ricevuto un MBE ed è stato nominato advisor per il progetto Atelier Jolie. Ha collaborato con artisti come PJ Harvey e Massive Attack ed è autore della serie "The One Armed Chef".
- QUANDO 19 GIUGNO - ORE 17:30
- Aula Magna a Palazzo del Bo Via VIII Febbraio, 2 - Padova
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