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Out of place. Arte e storie dai campi profughi del mondo

È stata prorogata fino al 31 agosto nel Cortile Antico di Palazzo del Bo, la mostra Out of Place. Arte e storie dai campi rifugiati nel mondo, realizzata da Fondazione Imago Mundi con Università di Padova e Assessorato alla Cultura del Comune di Padova.

Aperta al pubblico tutti i giorni con ingresso gratuito dalle ore 8 alle ore 20, l'esposizione, ha ottenuto il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.


Leggi l'approfondimento de Il Bo Live: “Fotografo l’amore, non la guerra”: Giles Duley e il valore della resilienza e dell’empatia


Basata su una ricerca realizzata all’interno di 18 tra i più grandi campi rifugiati esistenti oggi, la mostra presenta le testimonianze – opere e storie – di 264 artisti che risiedono in questi insediamenti o che hanno vissuto una simile esperienza in passato. Insieme alle 284 opere da loro realizzate sul formato 10x12 cm, vengono proposti un intervento video e un’installazione  per offrire una riflessione più ampia sull’attuale crisi globale dei rifugiati. 

L’essenza del progetto sta nella pluralità di storie provenienti da cinque continenti; storie che testimoniano come la condizione di rifugiato sia un fatto accidentale e che rivendicano ciascuna la propria unicità. In questo modo, i rifugiati non sono una massa indistinta di persone senza volto, assumono invece i contorni nitidi di singoli individui, ciascuno con la propria vicenda unica e irripetibile, affidata alla tela. 

Nella ricorrenza della Giornata mondiale del rifugiato e in collegamento a questa mostra, il 19 giugno il Palazzo del Bo ha ospitato Tessere la pace”, incontro con il fotoreporter Giles Duley, fondatore della ONG Legacy of War Foundation.

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