CULTURA
La Fabbrica delle Stelle: il motore del sole
Nelle puntate precedenti…
La Fabbrica delle stelle è iniziata nel Giardino della Biodiversità dell’Università di Padova. Quale luogo migliore per prendere coscienza della grande emergenza climatica e delle meravigliose opportunità di benessere che un rapporto equilibrato e sostenibile con la natura può regalarci?
Il fisico Piero Martin ha raccontato come funziona l’effetto serra, come l’aumento di anidride carbonica in atmosfera sta riscaldando il pianeta, perché è importante esserne consapevoli e come l’energia prodotta da fusione nucleare può aiutarci a rendere il nostro paniere energetico più sostenibile.
In questa puntata
Il 29 maggio 1919, nel corso di un eclissi di sole, l’astronomo inglese Sir Arthur Eddington alza il telescopio al cielo e misura per la prima volta la deflessione della luce provocata dalla massa del sole. È la prima conferma osservativa e sperimentale della teoria della relatività generale di Albert Einstein, proposta pochi anni prima.
A Eddington si deve però anche un’altra grande scoperta: fu il primo a comprendere e descrivere il processo di fusione dell’idrogeno che avviene all’interno del sole e lo alimenta consentendogli di irradiare l’energia che è all’origine della vita nel nostro pianeta.
Dallo storico Osservatorio padovano dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), noto anche come La Specola, nella seconda puntata de La Fabbrica delle Stelle, Piero Martin spiega il processo fisico della fusione: gli isotopi dell’idrogeno, il deuterio e il trizio, si fondono e producono un nucleo di elio-4 e un neutrone, liberando energia. La trasformazione di energia di legame nucleare in energia cinetica delle particelle prodotte – che può poi essere convertita in un reattore in energia elettrica - è descritta proprio dalla famosa equazione di Einstein E = mc2. Essa mette in relazione la massa (m) moltiplicata per il quadrato della velocità della luce (c2) con l’energia (E). I prodotti della reazione di fusione (il nucleo di elio-4 e il neutrone) hanno una massa complessiva leggermente inferiore rispetto ai reagenti (nuclei di deuterio e trizio): questo difetto di massa è proprio ciò che viene convertito in energia nella reazione di fusione.
Per ogni singola reazione la quantità di energia liberata è piccola, ma sono tantissimi i nuclei coinvolti in un processo di fusione, per cui tante piccole quantità di energia arrivano a comporre una somma considerevole di energia. Ecco perché gli scienziati stanno tentando di riprodurre un piccolo sole in laboratorio.
La Fabbrica delle Stelle, secondo episodio: "il motore del sole". Riprese e montaggio di Elisa Speronello; responsabile produzione: Francesco Suman
LA FABBRICA DELLE STELLE
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