CULTURA
La Fabbrica delle Stelle: Padova e la fusione
Esperimento Rfx
Nelle puntate precedenti…
Scienza senza frontiere! Continua il nostro viaggio alla scoperta dell’energia da fusione, e non solo metaforicamente. Nell’ultima puntata abbiamo infatti attraversato Paesi e continenti e abbiamo visto come la scienza possa spesso andare oltre i confini e le divisioni geopolitiche. Dalla conferenza Atoms for Peace del 1958 in avanti, la fusione è sempre stata un grande esempio di cooperazione internazionale. Oggi al progetto di Iter collaborano Unione Europea, India, Corea, Stati Uniti, Giappone, Russia e Cina. Anche l’Italia sin da fine anni ‘50 ha giocato un ruolo di protagonista in queste ricerche. E Padova fin dagli albori è stata un punto di riferimento dove, grazie alla sua Università e ai laboratori del Consorzio Rfx si sono formate generazioni di fisici e ingegneri.
In questa puntata
Dai laboratori del Consorzio Rfx di Padova il fisico Piero Martin, la nostra guida, ci porta nel cuore della ricerca sulla fisica e sull’ingegneria della fusione. La ricerca sulla fusione a Padova inizia a fine anni ‘50 in ambito universitario. Qualche anno dopo si aggiunge il Cnr e nei laboratori di Via Gradenigo vengono condotti esperimenti sulla fusione con i dispositivi Eta-Beta fino a fine anni ‘80, quando i laboratori si spostano in corso Stati Uniti, dove prende forma il Consorzio Rfx. Soci del Consorzio Rfx sono Università di Padova, Cnr, Enea, Infn e Acciaierie Venete. Al Consorzio Rfx oggi lavorano circa 160 persone tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo e numerosi studenti vi svolgono le loro tesi di laurea e dottorato grazie anche alla presenza di docenti del nostro Ateneo.
Al Consorzio Rfx sono attive due linee di ricerca che corrispondono ai due principali esperimenti in corso: uno è l’esperimento Rfx, l’altro è la Neutral Beam Test Facility. Rfx è un esperimento a forma di ciambella (di queste particolari ciambelle magnetiche abbiamo parlato nella quarta puntata) che serve a confinare i plasmi di interesse per la fusione. Le sue operazioni iniziarono nel 1991 e in particolare negli ultimi anni si è concentrato sui cosiddetti controlli attivi in controreazione della stabilità del plasma. Nel 2009 i risultati di questo esperimento si sono guadagnati addirittura la copertina della prestigiosa rivista Nature Physics. Ottimi risultati sono stati ottenuti anche sul fronte del confinamento del plasma, sui processi di auto-organizzazione e su quelli che regolano la stabilità del plasma ed il trasporto di energia e particelle.
L’esperimento Neutral Beam Test Facility invece mira a costruire un prototipo in scala 1:1 dell’iniettore di particelle neutre di Iter. È una sorta di accendino che ha il compito di riscaldare il plasma di Iter iniettando un fascio di particelle accelerate da una tensione di un milione di volt.
Oltre a questi due esperimenti principali, il Consorzio Rfx porta avanti numerose altre attività di ricerca, spin-off sulla fisica del plasma, collaborazioni con altri laboratori internazionali, nonché una notevole attività di formazione grazie al prezioso contributo dell’università di Padova. Nel nostro ateneo è infatti è il corso di dottorato in “Fusion Science and Engineering”.
La Fabbrica delle Stelle, settimo episodio: "Padova e la fusione". Riprese e montaggio di Elisa Speronello; responsabile produzione: Francesco Suman
LA FABBRICA DELLE STELLE
- Un sole in laboratorio per aiutare il pianeta
- Il motore del sole
- Tappi, nuclei e scatole da scarpe
- Bottiglie molto speciali
- Fusione, una scelta sicura
- Scienza senza frontiere
- Padova e la fusione
- Eliche, fusilli e plasmi
- Sotto controllo
- L'accendino di Iter
- DTT, fusione "made in Italy"
- Costruire oggi la fabbrica del futuro
- Sogno... o son desto?