SCIENZA E RICERCA

“First man”: da Neil Armstrong alle future basi lunari

Esce nelle sale italiane First Man - Il primo uomo, un film diretto da Damien Chazelle e interpretato da Ryan Gosling. La pellicola ripercorre la storia del primo sbarco sulla Luna ad opera di Neil Armstrong il 20 luglio 1969 e restituisce, a detta di chi ha assistito all’anteprima in lingua originale, un’atmosfere intima e personale di un’impresa scientifica di portata storica. A distanza di quasi 50 anni, il nostro satellite continua ad essere un sorvegliato speciale e le agenzie spaziali, tra cui l’European Space Agency, sono al lavoro per riportare l’uomo sulla Luna, tappa intermedia prima di arrivare su Marte. “Già alla fine degli anni Venti di questo secolo, potrebbe essere normale vedere astronauti che percorrono la superficie lunare. In futuro probabilmente diventeremo degli 'abitanti' del sistema Terra-Luna”.

Matteo Massironi, docente del dipartimento di Geoscienze dell’università di Padova che partecipa con il suo gruppo ai progetti di esplorazione lunare, spiega che la roadmap europea e americana prevede già a partire dal 2020 la costruzione di un satellite che orbiterà intorno alla Luna. Intorno al 2030 gli astronauti stessi potranno esplorare il suolo all’interno di rover pressurizzati. L’obiettivo è di arrivare a costruire stazioni stabili sulla superficie lunare, tanto che l’agenzia spaziale cinese dopo il 2030 prevede già la possibilità di realizzare stazioni stabili robotiche.

POTREBBE INTERESSARTI

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012