SCIENZA E RICERCA

Nǐ hǎo, Marte!

Sono arrivate, dopo qualche giorno di attesa, le prime testimonianze dell’atterraggio del lander e del rover Zhurong sulla superficie di Marte. Con le due foto e il video si può fugare ogni dubbio: la Cina e la sua Agenzia spaziale (China National Space Administration, Cnsa) si diplomano come il terzo paese del mondo ad arrivare sul pianeta rosso con un lander, dopo Urss (Mars 3) e Stati Uniti (Viking 1). Inoltre diventano anche il secondo paese a posizionare un rover, sano e salvo, sulla superficie marziana. Quindi la Cnsa è riuscita nell’intento di mettere in posizione prima un orbiter, e quindi a fare atterrare un lander con all’interno un grosso e pesante rover. La missione Tianwen-1 è la prima di una serie di missioni che prevedono in un futuro prossimo, e per la precisione entro il 2030, di portare sulla Terra alcuni campioni di rocce marziane.

Le informazioni che riguardano la missione nel dettaglio, come avviene in generale per le altre missioni cinesi, sono scarse e difficili da reperire. Il dottor Maurizio Pajola dell’Osservatorio Astronomico di Padova - Inaf - parla del punto scelto per l’atterraggio: “si chiama Utopia Planitia, è uno dei più grandi bacini di impatto presenti a nord, sulla superficie di Marte; in realtà è un sito dove è atterrata già, negli anni Settanta, la missione Viking-2”. La probabilità di incrociare le carcasse della missione statunitense sono però scarse, dato che si dovrebbero trovare a diverse migliaia di chilometri di distanza. La particolarità di Utopia Planitia è l’essere l’antico fondo dell’oceano situato a nord di Marte.

Intervista al dott. Maurizio Pajola. Servizio e montaggio di Elisa Speronello

Qualcosa è emerso anche sugli obiettivi chiave della missione: in primo luogo si vuole studiare la struttura geologica del pianeta, infatti vicino al punto di atterraggio dovrebbero esserci dei vulcani, poi si dovrebbe verificare se è presente del permafrost, come si è visto dalle immagini di Viking-2. Un altro obiettivo è quello di studiare la composizione mineralogica, la presenza di minerali idrati, ematite, e anche i perclorati. Si studierà poi la ionosfera e il clima di Marte, lo stato dell’atmosfera, l’interazione con il vento solare. Infine si andrà a controllare lo stato del campo magnetico del pianeta rosso, se ancora perdura un qualche suo segno, infatti tra la strumentazione a bordo c’è anche un magnetometro.

Ovviamente, specifica il dottor Pajola, il lander e il rover Zhurong sono anche una “dimostrazione tecnologica, in quanto la Cnsa ha deciso di percorrere una strada in modo indipendente da quella che Nasa ed Esa stanno compiendo”. La questione non si ferma qui, infatti oltre a essere una dimostrazione di “indipendenza” l’atterraggio cinese va ad esercitare una certa pressione proprio sull’Esa. Il lancio di Rosalind Franklin, questo il nome scelto per il rover europeo della missione ExoMars, ha subito dei ritardi dovuti alla situazione pandemica ed è ora schedulato per il lancio nel 2022. Si tratta di un rover con a bordo strumenti che nemmeno quelli americani (Curiosity e Perseverance) hanno, ma soprattutto è previsto un sistema di atterraggio completamente diverso: il rover verrà calato direttamente in atmosfera senza l’ausilio del lander. 

Al rover Zhurong non resta che scendere dalla rampa del suo lander per iniziare l'esplorazione della superficie marziana.

 

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