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L'università di Padova mette a punto un test per scoprire se il paziente è affetto da coronavirus

Dopo l’ultimo aggiornamento delle cifre dell’epidemia di coronavirus il numero dei morti in Cina è salito a 362. Decessi che hanno superato il bilancio della Sars, che nel paese asiatico aveva fatto 349 morti. Il ‘sorpasso’, commenta Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive, era atteso.

“Il coronavirus attuale sta mostrando una capacità superiore di trasmettersi rispetto alla Sars - ha commentato Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'IstitutoSuperiore di Sanità -, quindi dà un numero di casi maggiore, anche se la letalità appare almeno al momento più bassa. Ad aumentare la contagiosità c’è anche il fatto che i sintomi spesso sono più lievi, e quindi, soprattutto quando ancora non si era consapevoli dei rischi, le persone contagiate circolavano maggiormente”.

Ad oggi quindi i contagiati nel mondo sono stati 17.489. Di questi in Cina ci sono stati 17.306 casi. L'università di Padova si è subito attivata su due diversi fronti. Il primo passo è stato quello di attivare un numero telefonico 335.1008877 per tutta la comunità accademica (docenti, ricercatori e ricercatrici, pta, studenti e studentesse) di rientro da viaggi nelle aree colpite da epidemia di Coronavirus (2019- nCoV), per fornire informazioni su come comportarsi per ottenere assistenza e minimizzare le eventuali possibilità di trasmissione.

Nel contempo il Laboratorio di Virologia dell’Università di Padova, che fa parte di una rete di laboratori europei per le emergenze dei cosiddetti “virus da importazione” quali ad esempio nel recente passato West Nile e Dengue, si è attivato dal punto di vista scientifico, mettendo a punto un test da eseguire su casi sospetti. L’equipe del prof. Andrea Crisanti ha quindi messo a punto un test da poter effettuare su casi sospetti per scoprire, nel giro di sole tre ore, se un paziente è infetto oppure no.

Nel caso del Coronavirus quindi, il Laboratorio di Padova ha applicato la procedura raccomandata dall’OMS e si sono immediatamente messe in atto le tecniche già definite nell’ambito della rete dei laboratori europei per i virus emergenti, come si vede nel lavoro Detection of 2019 novel Coronavirus (2019-nCoV) by real-time RT.PCR (Rilevamento del nuovo coronavirus 2019 (2019-nCoV) RT-PCR in tempo reale), una tecnica messa a punto da Christian Drosten, Charité – Universitätsmedizin Berlin Institute of Virology, Berlin - pubblicato il 23 gennaio su www.eurosurveillance.org, dove appare l’evidente parentela col virus Sars.


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