MONDO SALUTE

In Salute. Il nostro sguardo sulla medicina: bilanci e prospettive

“Abbiamo chiuso il 2023 con un libro fresco di stampa, Il clima che vogliamo […] – scriveva pochi giorni fa Elisabetta Tola, caporedattrice de Il Bo Live, nel tracciare il bilancio di un anno di attività –. Abbiamo messo il tema della crisi climatica al centro del nostro lavoro, ed è uno di quelli cui diamo più peso e spazio. Ma ormai la crisi climatica si intreccia con altre crisi e con molte dimensioni della nostra vita”. Ebbene, una di queste è la sfera della salute. È per questo che, nel corso dell’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle, il nostro giornale ha dedicato ampio spazio alle relazioni tra ambiente e benessere psico-fisico di uomini, donne e bambini. 

La rubrica In Salute, nell’ambito della quale si collocano i servizi, viene inaugurata nel marzo del 2021: è il secondo anno di pandemia, l’infezione da Sars-CoV-2 assorbe l’attenzione del mondo scientifico, sanitario e politico, si parla poco o nulla di altre patologie. Per tale ragione, in quella particolare contingenza storica, la redazione decide di accendere i riflettori proprio sulle malattie messe in ombra dall’emergenza sanitaria globale, alla luce anche dei dati: in quel periodo sono circa un milione i casi di cancro non diagnosticati in Europa a causa della pandemia e 100 milioni gli screening non effettuati, portando a diagnosi tardive e a una minore sopravvivenza complessiva. Se questa è la genesi della serie, via via la scelta è quella di accostarsi ai temi che di volta in volta occupano il dibattito pubblico (rendendo conto per esempio di un nuovo farmaco o di una nuova struttura sanitaria), e di discutere con i medici del settore condizioni cliniche di vario tipo, non necessariamente agli onori della cronaca, per fornire informazioni puntuali e affidabili. Attualità e approfondimento caratterizzano dunque i nostri contenuti.

Nel dibattito pubblico, e prima ancora sul piano scientifico, la questione climatica e ambientale occupa un posto di rilievo. La salute dell’uomo è strettamente correlata a quella dell’intero pianeta, inclusi piante e animali, e questa consapevolezza ha assunto nel tempo un peso sempre maggiore: proprio per questa ragione lo scorso anno abbiamo deciso di approfondire il tema, con risultati peraltro che danno da riflettere. I servizi dedicati ad Ambiente e salute partono dalla definizione del concetto di One Health, un nuovo approccio che guarda alla medicina attraverso lo studio complessivo degli ecosistemi umani, animali e vegetali, per muovere poi in più direzioni: sono stati esaminati gli effetti dell’inquinamento atmosferico che può essere causa sia di malattie acute che croniche, con potenziali effetti su ogni organo del corpo; si è parlato di inquinamento acustico e idrico e delle ripercussioni che possono avere sulla salute dell’uomo; sono stati illustrati i rischi sanitari che derivano da siti contaminati ed è stata approfondita la  relazione tra cambiamenti climatici e malattie infettive.

L’aumento delle temperature, la siccità, gli eventi meteorologici estremi sono stati associati a una espansione nella distribuzione di vettori come zanzare, zecche, pulci, uccelli, implicati in epidemie da virus, batteri, animali e protozoi. Per approfondire tali aspetti abbiamo successivamente realizzato dei servizi su alcune delle patologie veicolate da questi vettori come dengue, chikungunya, malattia di Lyme, infezioni da West Nile virus, di cui si registrano casi (talora in aumento rispetto al passato) anche in Italia.  

In questo percorso intrapreso nel 2023 ci hanno accompagnato professionisti che da tempo operano nel settore, tra gli altri Fabrizio Bianchi, ricercatore associato senior dell'Istituto di Fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr); Gaetano Licitra, ricercatore associato dell’Istituto per i processi chimico-fisici del Cnr di Pisa; Luca Lucentini, direttore del reparto di Qualità dell’acqua e salute dell’Istituto superiore di Sanità (Iss). Ancora, Roberto Pasetto, primo ricercatore del reparto di Epidemiologia ambientale e sociale dell’Iss; Ignazio Castagliuolo, professore di microbiologia all’università di Padova e partner di un progetto nazionale sulle malattie infettive emergenti finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza; Annamaria Cattelan, direttrice dell’unità operativa complessa Malattie infettive e tropicali dell’azienda ospedale-università di Padova. 

Se questo è l’argomento cui abbiamo prestato particolare attenzione  nell’anno appena trascorso, nella rubrica In Salute le tematiche affrontate sono state anche molte altre. Abbiamo continuato a interessarci di patologie dell’età evolutiva, raccontando il progetto di costruzione di un nuovo hospice pediatrico a Padova e abbiamo dato spazio al tema dei disturbi psicologici nei più giovani, in sensibile aumento negli ultimi anni. Ci siamo occupati di malattie  che insorgono o peggiorano in particolari ambienti di lavoro, di cui continueremo a parlare anche nel corso di quest’anno; e ci siamo dedicati alle patologie dell’apparato cardiovascolare come la Sindrome di Brugada, e dell’apparato gastrointestinale, come l’epatite E e la malattia da reflusso gastroesofageo. 

Abbiamo cominciato a interessarci di medicina riproduttiva, altro tema che continueremo a frequentare. Abbiamo discusso di disturbi legati all’alimentazione, come l’ortoressia nervosa o le allergie alimentari, e di digiuno intermittente.  Abbiamo seguito lo sviluppo di nuovi farmaci anche in un’ottica di genere, come nel caso del nuovo anticorpo monoclonale per trattare l’Alzheimer. Considerando poi l’importanza che le nuove tecnologie e soprattutto l’intelligenza artificiale stanno assumendo nei più svariati settori, abbiamo cercato di capire quali siano le possibili applicazioni di questi nuovi strumenti in ambito medico, con particolare riferimento alle cosiddette terapie digitali e alle potenzialità (e ai limiti) dell’AI nel settore medico.  

Ora iniziamo il 2024 dedicando spazio a due temi balzati recentemente agli onori della cronaca per ragioni diverse: da un lato cercheremo di capire le cause che stanno alla base dell’aumento dei casi di morbillo rilevato nell’ultimo anno a livello globale dall’Organizzazione mondiale della Sanità, dall’altro discuteremo la recente approvazione della legge sul diritto all’oblio oncologico per comprendere quali saranno le ricadute sulla vita dei pazienti. In seguito, ci occuperemo di antibiotico-resistenza da più angolazioni, alla luce del fatto che la resistenza antimicrobica – cioè la capacità di batteri, virus, funghi, parassiti di resistere agli agenti antimicrobici – è una delle maggiori minacce per la salute pubblica a livello globale.

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