SOCIETÀ

IPCC: l’impatto del cambiamento climatico in Asia

L’Asia, insieme a Europa e Nord America, è una delle regioni del pianeta responsabile di circa un terzo delle emissioni di gas serra in atmosfera dall’era pre-industriale a oggi. In realtà la maggioranza delle emissioni asiatiche sono molto più recenti rispetto a quelle di Europa e Nord America, che sono iniziate con le rivoluzioni industriali. La Cina da sola oggi è responsabile di quasi il 13% delle emissioni mai prodotte, mentre negli ultimi anni da sola la Cina è stata responsabile di quasi un terzo delle emissioni globali annuali.

Oggi gli impatti del riscaldamento globale si fanno sentire anche in Asia, come riporta il rapporto del secondo gruppo di lavoro (Working Group 2) dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) pubblicato a febbraio di quest’anno e incentrato su vulnerabilità e capacità di adattamento di ecosistemi e società umane di fronte al cambiamento climatico.

L’aumento delle temperature è probabilmente responsabile dell’aumento di minacce provocate da ondate di calore in tutta l’Asia, da siccità in aree aride e semi-aride dell’ovest, del sud e del centro, da alluvioni nelle regioni monsoniche del sud-est e dallo scioglimento dei ghiacci nelle aree montane come l’Hymalaya

Ecosistemi

In alcune parti del continente la perdita di biodiversità e di habitat di animali e piante è già stata associata al cambiamento climatico. Quello che verrà causerà ulteriori perdite, alcune delle quali rischiano di essere irreversibili, come quelle delle barriere coralline, delle paludi salmastre, delle poseidonie marine, delle comunità di plankton e di ecosistemi costieri, soprattutto al di sopra dei 2°C di riscaldamento globale.

Salute

Il cambiamento climatico sta aumentando le malattie diffuse attraverso vettori (spesso animali) o tramite acqua. Anche la malnutrizione, i disturbi psicologici e malattie allergiche sono in aumento in Asia per via di ondate di calore, alluvioni, siccità, inquinamento dell’aria. Le alte temperature, oltre che far aumentare la mortalità generale, stanno anche facendo aumentare disturbi circolatori, respiratori, diabetici, malattie infettive e mortalità infantile. Le precipitazioni abbondanti faranno aumentare anche il rischio di malattie diarroiche, dengue e malaria nelle aree tropicali e sub-tropicali.

Acqua

A metà del XXI secolo i bacini fluviali transnazionali dell’Amu Darya, dell’Indo e del Gange potrebbero dover far fronte a una grave scarsità d’acqua e i Paesi asiatici dovranno affrontare un aumento della siccità compreso tra il 5% e il 20% entro fine secolo.

Criosfera

Le inondazioni provocate dal collasso dei laghi glaciali minacceranno la sicurezza di comunità locali nelle vette più alte dell’Asia. I cambiamenti già osservati hanno agito su riscaldamento e scioglimento del permafrost (ancora di più nelle zone antropizzate). Entro il 2050 è possibile che il 69% delle infrastrutture nella zona dell’Artico saranno a rischio.

Cibo

L’aumento di alluvioni e siccità assieme allo stress da alte temperature impatterà negativamente sulla disponibilità di cibo e sui prezzi dei beni alimentari, provocando sottonutrizione nel sud e nel sud-est dell’Asia.

Energia

Le estati asiatiche sono più calde e questo, assieme alla crescita demografica, comporta una maggiore domanda di energia per il raffrescamento. Anche la diminuzione delle precipitazioni influisce sulla domanda di energia, così come la desalinizzazione, poiché fa aumentare il pompaggio di acqua dal sottosuolo e altre pratiche energivore. 11 Paesi asiatici ad alto consumo energetico e in via di sviluppo su 13 sono esposti a un grave problema di sicurezza energetica e industriale.

Città e insediamenti

Il cambiamento climatico ha già provocato danni alle infrastrutture, interruzione di servizi e di forniture e continuerà a farlo. Allo stesso modo darà però l’opportunità di investire in infrastrutture più adatte al cambiamento climatico creando nuovi posti di lavoro green.

Migrazioni

La variabilità climatica e gli eventi meteorologici estremi stanno già provocando fenomeni migratori e sul lungo termine li aumenteranno. Non c’è pieno consenso sulle cause delle migrazioni, ma si ritiene che fenomeni come temperature più alte, siccità e aumento del livello del mare, cicloni e alluvioni faranno aumentare le migrazioni. Bangladesh, Cina, India e le Filippine nel 2019 hanno registrato più di 4 milioni di persone sfollate e vittime di disastri climatici. Nel sud-est ed est dell’Asia invece cicloni, alluvioni, tifoni hanno costretto al trasferimento quasi 10 milioni di persone nel 2019, quasi il 30% delle dislocazioni globali.

Ostacoli all’adattamento

Tra i fattori che ostacolano le misure di adattamento ci sono governi restii all’azione, scarsa disponibilità di evidenze su quali misure vanno rese prioritarie, deficit finanziari. Alcuni Paesi però dispongono di mezzi per superare questi ostacoli come tecnologie avanzate che consentono monitoraggi, valutazioni e previsioni sofisticate (sensori, intelligenza artificiale, fino alla citizen science).

Opzioni di adattamento

L’Asia presenta buone opportunità per uno sviluppo climaticamente sostenibile, come un’agricoltura smart, riduzione del rischio di disastri tramite soluzioni ecosistemiche, investimenti in infrastrutture urbane verdi e blu. Tutti i livelli di governance devono impegnarsi a implementarle.

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